

Quinto appuntamento con Obiettivo T
Solot Compagnia Stabile di Benevento e No triv Sannio Benevento
presentano
24 aprile 2015 ore 20.30
TEATRI DELLA VISCOSA
in
NO-TAVevo-detto
Maria crede che l'ALTA VELOCITÀ farà bene al suo paese, farà bene all'economia, migliorerà il trasporto delle persone e delle merci. Maria comincia il suo percorso attraversando l'Italia dell'Alta Velocità, un percorso di COSCIENZA e CONOSCENZA, che disvelerà ai suoi occhi l'INQUIETANTE REALTÀ celata dietro la costruzione di una GRANDEOPERA. NO TAVevo detto nasce con l'incontro artistico tra Laura Pece, Stefano Greco e Francesca Bertozzi. Uno spettacolo che vuole INFORMARE e INCURIOSIRE, ma anche far emergere che la COSTRUZIONE DEL NOSTRO FUTURO passa attraverso le nostre scelte e sia l'espressione inequivocabile del nostro pensiero.
ESSERE NO TAV non è solo la necessità di FERMARE un traforo inutile. E' una questione di DIGNITÀ, di ONESTÀ, di LIBERTÀ.
ESSERE NO TAV non è solo la necessità di FERMARE un traforo inutile. E' una questione di DIGNITÀ, di ONESTÀ, di LIBERTÀ.
altri eventi di teatro in programma:
Non sono stati inseriti in calendario eventi simili.Vuoi segnalarne uno? clicca qui.Mulino Pacificoinizio alle 20:30
Via Appio Claudio
Decimo appuntamento col Magnifico Teatro 2014/15
IL PIU’ GRANDE DEL MONDO.Vita e morte di Arpad Weisz, allenatore ebreo.
drammaturgia Simone Caputo, Ilaria Delli Paoli e Rosario Lerro
con Roberto Solofria
regia Rosario Lerro
Mutamenti/Teatro Civico 14
Arpad Weisz, ebreo ungherese, si spegne il 31 gennaio 1944, scampando ai forni che due anni prima gli avevano sottratto la moglie e i due figli. Ottimo calciatore, nazionale ungherese ai Giochi Olimpici di Parigi nel 1924, ma anche un grande allenatore: Weisz con l’Ambrosiana-Inter diventò nel 1929-30 il primo allenatore vincitore di uno scudetto nell’era del girone unico, che dura ancora oggi. Il record probabilmente imbattibile è quello di averlo vinto a soli 34 anni.
Nel 1938, quando era uno degli allenatori più apprezzati d’Europa, a causa delle leggi razziali fu costretto a fuggire dall’Italia, insieme alla moglie Elena e ai figli Roberto e Clara. Parigi, poi l’Olanda a Dordrecht dove Weisz riuscì anche ad allenare per qualche mese. La sua storia e quella della sua famiglia, come milioni di altre storie, finiscono ad Auschwitz.
note di regia
Il nostro spettacolo nasce dall‘intento di ricordare una delle figure meno conosciute della storia del calcio, del calcio di oggi, la nostra Serie A. Ci siamo chiesti chi è stato Arpad Weisz e per quale motivo uno dei grandi personaggi degli anni ‘30 è caduto nell'oblio, al punto che i più oggi non ne conoscono neanche il nome. Il nostro spettacolo nasce dalla necessità di portare alla luce la sua storia e quella di altre persone come lui che, a causa delle leggi imposte da Mussolini, furono barbaramente costretti a rinunciare alla propria vita, per un ultimo lungo viaggio senza ritorno.
INFO E PRENOTAZIONI: 349 6789692
magnificovisbaal@yahoo.it
altri eventi di teatro in programma:
Non sono stati inseriti in calendario eventi simili.Vuoi segnalarne uno? clicca qui.Magnifico Visbaal Spazio Culturaleinizio alle 21:00
via Cupa Ponticelli,16/18 Benevento
Il circolo culturale Arcadia, nato a gennaio, con sede a villa Beatrice Collenea presenta un tributo a Pino Daniele per venerdì 24 aprile 2015 dalle ore 21.30.
Il concerto di intrattenimento sarà eseguito dalla band “tutta ‘nata storia” composta da Eugenio Delli Veneri alla chitarra e voce e Carlo Ciervo al basso.
Appuntamento al circolo culturale Arcadia dalle ore 21.30, venerdì 24 aprile in via Pace Vecchia 54 presso Villa Beatrice Collenea. Ingresso libero.
altri eventi di musica in programma:
Non sono stati inseriti in calendario eventi simili.Vuoi segnalarne uno? clicca qui.Arcadia Circolo Culturaleinizio alle 21:30
Via Pace Vecchia 54, villa Beatrice Collenea
Per ricordare il 70° anno dalla Liberazione d' Italia il Magazzino ha pensato ad una proiezione di un film/documentario nato quasi per caso, esso infatti all'inizio doveva essere solo un disco. In occasione del Cinquantesimo anniversario della Liberazione, su iniziativa del Consorzio Produttori Indipendenti, 18 tra i migliori gruppi di rock italiano incidono un CD chiamato Materiale Resistente. Per l' uscita del disco - che contiene i rifacimenti di celebri canzoni della Resistenza, nonche brani scritti ad hoc - viene organizzato un concerto il 25 aprile 1995 a Correggio, provincia di Reggio nell'Emilia.
Davide Ferrario, saputa la notizia, telefona a Guido Chiesa e gli propone di riunire tecnici, amici e complici per documentare un evento che gli sembra terribilmente suggestivo e insieme necessario. Chiesa accetta e il 25 aprile, in mezzo al prato con gli oltre seimila di Correggio, ci sono anche loro, tre troupe e vari fotografi.
Note di regia
Da quella giornata nascono (almeno) due progetti. Il primo è il libro Materiali resistenti, curato da Davide Ferrario con le fotografie di Fabrizio Cicconi. Il secondo è il film Materiale resistente, un lavoro nato quasi per caso, ma per nulla casuale, frutto della collaborazione di teste diverse, ma inevitabilmente legate da un comune sentimento: l' antifascismo. E proprio l'antifascismo come sentimento, prima ancora che pratica politica o fenomeno storico, è il cuore di questo lungometraggio. Un film su un sentimento fatto di passioni, idee, esperienze talvolta contradditorie.Ma c'è un'ulteriore affinità che lega tutti coloro che hanno lavorato alla sua realizzazione: il desiderio di fare un film che non sia un'inchiesta televisiva, nè un documentario tradizionale, nè, tantomeno, una celebrazione retorica della Resistenza.
Ne è venuto così fuori un lavoro che fa della contaminazione la sua ragione d'essere, miscelando senza soluzione di continutità le voci dei vecchi partigiani e dei giovani ribelli urbani, i grigiori delle periferie romane e di quelle torinesi, le immagini del '45 e quelle di Piazza Fontana, Predappio o Roma città aperta. Esattamente come, nelle loro canzoni, i gruppi che costituiscono l'asse portante del film, hanno miscelato i suoni del presente e le arie del passato, le gioie e le rabbie dei loro padri e madri con quelle, forse più confuse, ma non meno 'reali', degli antifascisti d'oggi. Crediamo che dentro Materiale resistente non ci siano risposte, ma solo domande e, ci auguriamo, molte emozioni. Forse, chi vorrà, potrà trovarci dentro dei padri o dei figli. Altri, se lo desiderano, potranno usarlo come antidoto al rischio di trovarsi un giorno a credere che questo sia il migliore dei mondi possibili.
P.S. Durante la serata sarà possibile degustare il nuovo Superpanino del Magazzino che contraddistingue i nostri Venerdì musicali.
altri eventi simili in programma:
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Via C. Torre 3/Largo Triggio (zona Teatro Romano)