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Back novembre 2015 Next

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1dom
HALLOWEEN SCREENINGS & SCREAMINGS | Proiezioni, letture e altre visioni (chiusura)
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'Un tempo arte e magia erano fusi in uno. Nell'istante in cui l'arte si è estetizzata divenendo autonoma, scorse sotto di sé il ramo su cui sedeva. La magia fornisce all'arte la sua quarta dimensione: il mistero.' Jan Švankmajer

Celebriamo l'avvicinarsi della notte più magica e spaventosa dell'anno a modo nostro: una quattro giorni di visioni e racconti al limite dell'orrorifico, tra gotico e surreale, blasfemo e mistico, onirico e suggestivo.
Oltre alla proiezione di alcune tra le più interessanti e come sempre poco note pellicole del genere horror (non siate prevenuti, non è il solito horror!) vi invitiamo al nostro reading di racconti e poesie del terrore che sarete voi stessi a scegliere e leggere venerdì 30 Ottobre a partire dalle ore 20,00.

[Vi ricordiamo che destineremo la metà dei contributi che raccoglieremo nel corso dei nostri appuntamenti ad un nostro associato pesantemente colpito dall'alluvione.]

Ecco il programma:

Mercoledì 28 Ottobre
Ore 19 - ore 21: Kino-View
A GIRL WALKS HOME ALONE AT NIGHT (USA, 2014) di Ana Lily Amirpour : Nell'iraniana città fantasma Bad City, un posto intriso di morte e solitudine, i cittadini sono ignari di essere inseguiti da un vampiro solitario.

Giovedì 29 Ottobre
Ore 20,30: Kino-Classic
RINGU - THE RING (Giappone, 1998) di Hideo Nakata : Reiko Asakawa è una giornalista che sta indagando sulla morte inspiegabile della propria nipote e di alcune delle sue amiche che, si dice, avessero visto il contenuto di una videocassetta esattamente una settimana prima della morte.

Venerdì 30 Ottobre
Ore 20,00: Reading
Portate un romanzo, un racconto o una poesia del terrore, o quanto più vicino ad esso potete immaginare, per condividerli con noi a lume di candela.
Ore 21,15: Kino-Outsider
SELENI - LUNACY (Repubblica Ceca, 2005) di Jan Švankmajer : In un anacronistico settecento il giovane e tormentato Jean di ritorno dal funerale di sua madre, incontra l’ambiguo Marchese che lo accoglie nella sua dimora. Il ragazzo scopre che il nobile si diletta in orge e riti blasfemii. Invece di fuggire, Jean resta nella residenza perché incuriosito dalla finta morte del Marchese, il quale decide di portarlo nel manicomio del dottor Murllope per curarlo dai suo incubi notturni...

Domenica 1 Novembre
Ore 19,00: Kino-Classic
NON SI SEVIZIA UN PAPERINO (Italia, 1972) di Lucio Fulci : Straordinario thriller “rurale” che porta in scena morte, pregiudizio e orrore nelle arroccate case di un paesino del profondo sud. Uno dei capolavori di Fulci.
Ore 21,00: Kino-View
A GIRL WALKS HOME ALONE AT NIGHT (USA, 2014) di Ana Lily Amirpour

Spazio Labus

19:00 - 23:00
2lun 3mar
The FIghter # Storie di Ordinaria Vita Vissuta
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Storie Di Ordinaria Vita Vissuta

Ci sono i film bellissimi, pieni di effetti speciali, grandi attori, grandi storie e concetti filosofici non trascurabili. Ci sono i film pieni di storie di vita vissuta: a volte, storie di vite abbastanza comuni e speciali per il modo in cui vengono vissute, altre storie invece riguardano certe persone, certi episodi che difficilmente si replicheranno. Con la rassegna “Storie di Ordinaria Vita Vissuta” si darà spazio a quattro storie vere che il cinema ha saputo elogiare o, in qualche modo, rappresentare.

- Martedì 03 Novembre 2015 => “The Fighter” (USA 2010), un film di David O. Russell. Con Mark Wahlberg, Christian Bale, Amy Adams, Melissa Leo, Jack McGee.
Trama: Dickie e Micky Ward sono due fratelli entrambi pugili. Vivono a Lowell, una cittadina di provincia del Massachusetts in cui Dickie, il maggiore, è divenuto una sorta di leggenda vivente per aver mandato al tappeto Sugar Ray Leonard. Ora però Dickie fuma crack ed è sempre meno lucido ma non vuole smettere di essere l'allenatore del fratello. Il quale è messo sotto pressione anche dall'ambiente familiare. La madre Alice pretende di essere il suo manager, spalleggiata dalla tribù di sorelle del ragazzo. Micky viene mandato allo sbaraglio in un incontro e da lì cresce pian piano il desiderio di affrancarsi da una famiglia davvero troppo pesante da sopportare. L'incontro con la barista Charlene offre un ulteriore impulso a questa separazione. Ma non sarà un percorso facile e, forse, non sarà neanche quello giusto.
Un titolo che potremmo definire perfetto The Fighter perché questo film racconta sì di un pugile ma è soprattutto la cronistoria di un combattimento costante di un uomo contro chi, per un malinteso concetto di amore (fraterno o materno che sia), rischia di soffocarne per sempre la personalità. Micky Ward, classe 1965, è arrivato al titolo mondiale nella categoria dei Welter leggeri nel 2000 ma ciò su cui il film si focalizza è il rapporto con l'ambiente, sia esso familiare che sociale, in una sonnolenta città di provincia.

Prossimi appuntamenti:
– Martedì 10 Novembre 2015 => “Argo”
– Martedì 17 Novembre 2015 => “Si può fare”
– Martedì 24 Novembre 2015 => “127 Ore”

Le proiezioni avranno inizio alle ore 21:30, puntualissime!
Siate anche voi puntuali nel palesarvi!

Per maggiori info sul programma della rassegna consultare la pagina del nostro blog ad essa dedicata:
https://bukocircolovirtuoso.wordpress.com/2015/11/03/storie-di-ordinaria-vita-vissuta/

Circolo Virtuoso Bukó

inizio alle 21:00
4mer 5gio
Il Viaggio di Carlotta
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Evento organizzato dal Conservatorio di Musica 'Nicola Sala' di Benevento.

Concerto di musiche originali (eseguite in prima assoluta) ispirate ai testi di 'Oxymoron' di Carlotta Nobile, selezionati e recitati da Sandro Cappelletto (critico musicale, docente universitario e giornalista de La Stampa), con proiezione dei quadri commentati dall'autrice nel libro.
Il Concerto sarà preceduto dalla presentazione del libro 'Donatori di Musica' di Luca Fumagalli (edizioni Curci), che tratta anche della storia di Carlotta, a cura di Sandro Cappelletto.

PROGRAMMA DELLA SERATA:

Ore 17:30
Presentazione, a cura del Prof. Sandro Cappelletto, del libro di Luca Fumagalli “Donatori di musica” (edizioni Curci), che racconta la storia straordinaria di “una rete di medici, musicisti, infermieri, volontari impegnati nell’organizzazione di stagioni concertistiche negli ospedali italiani”, soprattutto nelle oncologie, e di Carlotta Nobile, Donatrice di Musica.

Ore 19:00
'IL VIAGGIO DI CARLOTTA'
Programma:
Maurice Ravel: “Introduzione e Allegro” per arpa, fl. cl, quartetto d’archi;
Pietro Picchi: “Le Maschere” (dall’omonimo dipinto di Ensor) – per voce recitante, soprano, arpa, fl. cl, sestetto d’archi;
Claudio Gabriele: “L’onda” (dall’omonimo dipinto di Gustave Courbet) – per voce recitante, arpa, fl. cl, sestetto d’archi;
Silvia Colasanti: “Concetto spaziale – Attesa” (1960) (dagli omonimi dipinti di Lucio Fontana) – per voce recitante, arpa, quartetto d’archi;
Gianluca Podio: “Il silenzio del mare d’inverno” (dal dipinto di Hopper “Le undici del mattino”) – per voce recitante, soprano, arpa, fl. cl, sestetto d’archi;
Sandro Cappelletto, voce recitante.
TESTI DI CARLOTTA NOBILE.

L’esecuzione è affidata all’Ensemble Nicola Sala così costituito: Giuseppe Branca, flauto; Michele Pepe, clarinetto; Nicoletta Sanzin, arpa; Vincenzo Iovino, violino I; Emanuele Procaccini, violino II; Alessandro Zerella, viola I; Sergio Fanelli, viola II; Gianluca Giganti, violoncello I; Emilio Mottola, violoncello II; Anna Maria Festa, soprano; Gabriele Bonolis, direttore.

Auditorium sant'Agostino

inizio alle 17:30

Christine XI live @Magazzino 3 art club
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Christine IX nasce come one girl band: la frontwoman degli Shotgun Babies decide di condividere attraverso un progetto solista ciò che ha tenuto nel cassetto per anni o che recentemente ha sperimentato. Inizialmente suona da sola, con loopstation, poi assembla una live band che la accompagni nelle performance (componenti fissi: Andrea Benegiamo alla batteria, Gabriele Gallucci alla chitarra, Salvatore Zullino al basso, Christine IX voce e chitarra). Dopo l’uscita del
primo singolo, con relativo videoclip, “Black Corolla”, ha appena registrato l’album, per il quale ha ottenuto un finanziamento collettivo sul sito di crowdfunding Musicraiser, raggiungengo il 118%della soglia prefissata.
Christine IX si avvicina alla chitarra nel 1994 e prosegue il suo apprendimento da naif. Dal 1999 è attiva, come cantante e musicista, in diverse formazioni. Nel 2007 fonda la band di inediti Shotgun Babies, con la quale realizza un ep, due album e svariate compilation, e ha l’opportunità di suonare in giro per l’Italia, fra locali, teatri, strade e castelli, da Lecce a Brescia, anche da spalla a nomiillustri, come Tides From Nebula, Giorgio Canali, Il Santo Niente, Assalti Frontali,AldoTagliapietra (Le Orme). La band vanta una collaborazione con Lydia Lunch, l’americana regina della no wave, che ha appositamente scritto, cantato e recitato un testo all’interno dell’ultimo album, “Private Games”. Gli Shotgun Babies sono presenti nel libro “Le ragazze del rock”, della giornalista di “ Alias” (“ Il Manifesto”) Jessica Dainese.
In solitaria, Christine ha collaborato con la scrittrice Loredana De Vitis e, poi, con il poeta Gianluca Conte nella creazione di performance letterarie e musicali. Con quest'ultimo si è cimentata nellalettura musicata di Dante. Crea musica, inoltre, con Vincenzo Pavese degli Hate Inc. nel progetto Choke In Mirrors: un rock abrasivo e compatto, che, in un filo diretto tra Roma e Lecce, ha dato vita a un ep omonimo.

L' ALBUM :

“CAN I FRAME THE BLUE?”

Da un amore viscerale nasce CHRISTINE IX, il progetto solista di Christine delle Shotgun Babies.
Se la musica fa male come la prima volta, funziona. La conoscenza è una conquista, la bellezza un dono.
Christine IX vaga dentro e fuori. Un piccolo taglio alla membrana, un ritaglio nella cornice, solo uno spazio per spiare tutto il dolore del mondo. Compone da sola, per passarci attraverso. Così può far male. E provare dolore. Sentire. Vivere di questo blue, che in inglese non è solo un colore, ma anche un umore tanto saturnino quanto prolifico e necessario all’atto creativo, come la storia del blues insegna.
“Can I Frame The Blue?” raccoglie dieci anni di composizioni, più o meno recenti. L’urgenza creativa assume spesso le forme più svariate, seppur coerenti con lo stile personale.
Musica, testi e produzione artistica dell’album sono di Christine IX, la produzione esecutiva è una co-produzione tra l’autrice e i sostenitori di un crowdfunding.
La registrazione di voci e batteria, il missaggio e il mastering sono a cura di Angelo Emanuele Buccolieri. Parte della registrazione è opera di Christine, che ha curato anche foto e grafica del booklet, eccetto la copertina, che è opera dell’artista Silvia Karamazov.
Christine ha cantato e suonato la chitarra in ogni brano, ha suonato il basso in “Black Corolla”, “1999”, “Glow In The Wild”, “I Love Life So Much I Want To Die”, “Diorama” e “Para Lies”, il piano su “Black Corolla”, l’armonica e le tastiere su “Para Lies”.
Hanno registrato nell’album:
Andrea Benegiamo, batteria su tutti i brani, eccetto “Black Corolla” Katia Di Giulio, violino su “Diorama” Gabriele Gallucci, assolo di chitarra su “Diorama”; chitarra su tutte le altre canzoni, eccetto “Black Corolla” Luca Greco, batteria su “Black Corolla” Salvatore Zullino, basso su “You Are Not Me”, “Visions And Spells”, “Until I Die” e “Diorama”
Dicono dell'album in uscita:

- 'Colonna sonora ideale per i film dalle atmosfere dark e surreali del maestro Tim Burton (...) Se dovessi esprimere un giudizio definitivo sul primo lavoro della bravissima Christine IX, userei semplicemente due aggettivi: coraggioso, in quanto non è da tutti proporre un lavoro del genere in Italia, l'altro aggettivo che userei è eccellente' (Francesco Recchia, Rockit)

- 'Fosse stato prodotto all'estero, avrebbe già sfiorato alte vette' (Dafne D'Angelo, Tuttorock)

Magazzino 3 art club

inizio alle 20:00
6ven
Bianco
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“Guardare per aria, guardare dal punto più basso verso l’alto. Assumere quel punto di vista dove le cose appaiono più semplici e raggiungibili”.

Un disco pieno di stelle, di mare e di quello che ci sta in mezzo: nove tracce come nove approdi a traghettarci nel porto sicuro della serenità sonora.

Guardare per aria non è solo l’album della maturità di Bianco, il terzo per INRI, ma è il racconto picaresco che vogliamo ascoltare prima di coricarci, dove un uomo che porta nelle tasche sogni e incertezze fischietta tendendo un piede avanti l’altro sulla corda della vita, sottile quanto un filo de’erba.

Il posto che questi piccoli capolavori di raffinatezza e semplicità occupano è il tempo infinito della narrazione, di quella stessa storia iniziata con il primo sguardo rivolto alle stelle.

Bianco ci lascia abitare nell’interregno tra il sonno e la veglia, quando lasciamo incrociare in un battito di ciglia il futuro che fa paura, la titubante consapevolezza del presente e un passato fatto di immagini di cui far tesoro. Ed è così che spiazzandoci con la disarmante semplicità delle sue parole s’insinua sottopelle con ritornelli che ci sembrano cantati dai nostri cari.

In questa personalissima “recherche” il cantautore torinese ha assoldato le anime musicali più affini al suo percorso iniziando con l’amica Levante nel duetto “Corri Corri”, battibecco musicale tanto credibile quanto spontaneo e chiamando a raccolta l’inconfondibile sound romano nella freschissima “Le Dimensioni Contano” dove tra armonie e promesse di Penglai si cela il contributo di Niccolò Fabi e tutta la sua crew. Ad aiutarlo a sfatare il mito del rocker impunito in “ Almeno a Natale” invece ci pensa Matteo De Simone dei Nadar Solo.

La produzione artistica è stata affidata a Riccardo Parravicini, talento che ha saputo marcare e valorizzare nel pieno rispetto una cifra semplice e raffinata già emersa nei primi lavori del cantautore torinese.

Tra dichiarazioni sussurrate, ammiccamenti ad un Vasco degli albori ( “Quello che non hai” ) e citazioni dirette ai Tre Allegri Ragazzi Morti ( “Volume” ) , questo ragazzo col “cuore che pesa più della testa” ci spinge per quaranta minuti in un mondo possibile, fino a mostrarci che altro non è che quello in cui viviamo e che basta scoprirlo guardando per aria.

www.la-fabbrica.org
Mail: info@la-fabbrica.org
Info: + 39 347 65 47 011

Progetto grafico a cura di FabLab di Gaetano Maiorano

Morgana Music Club

inizio alle 22:30
7sab
Ofeliadorme
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'Sull’onda calma e nera dove le stelle dormono
Fluttua la bianca Ofelia come un gran giglio, fluttua
Lentissima, distesa sopra i suoi lunghi veli'

Atmosfere rimbaudiane e raffinata eleganza in un mix inebriante di generi, la musica della band bolognese ha la sua musa ispiratrice, l’ “Ofelia” Francesca Bono front woman dalla voce preziosa, che con i compagni di band Tato Izzìa, Michele Postpischl (e Gianluca Modica fino al 2013) calca la scena indipendente da qualche anno.

Indicati già dal 2007 come una tra le band più promettenti dell’undergound italiano, escono allo scoperto nel 2009 con l’ EP “Sometimes it’s better to wait”. 
La cascata di ottime reviews e i live di assoluto coinvolgimento emotivo permettono di varcare da subito i confini nazionali, Londra più volte, Manchester e Bruxelles, con il risultato di farsi notare da alcune etichette che offrono appoggio e collaborazione, Series Two Records (USA), Canebagnato Records (IT), Midfinger Records (IT), O Bosque/Woodland records (UK), Garrincha Dischi.

Ma è nel Febbraio del 2011 che esce il primo album ufficiale “All Harm Ends Here” seguito da alcuni video che ben mostrano lo stile evocativo degli Ofeliadorme e l’estetica che li contraddistingue.
 Finalisti del Premio Fuori dal Mucchio, intraprenderanno un tour nazionale di circa 40 date e un mini Tour Europeo tra Francia e UK e si ritroveranno a registrare una personale interpretazione del tema di “L’uccello dalle piume di Cristallo” di Dario Argento per il blog di cinema italiano i 400 Calci.

Nel Settembre 2012 il produttore scozzese HOWIE B, dopo aver visto il video della canzone, chiede alla band di remixare un brano, “Paranoid Park”, uscito in esclusiva sul sito di Rolling Stone.
Nello stesso anno esce la cover di “Bike” dei Pink Floyd per la label canadese Halcyon Records.

A febbraio 2013, solo un paio di giorni prima della scomparsa di Jason Molina, danno in esclusiva su XL Repubblica una versione dal sapore fortemente elettronico di “Lioness” dei Songs:Ohia. 
Nel marzo dello stesso anno esce il loro terzo lavoro, prodotto dalla band e da Bruno Germano.
L’album si intitola “Bloodroot” e viene pubblicato da The Prisoner Records. A Maggio calcano il palco del Liverpool Sound City.

Nel luglio del 2013 Gianluca “gMod” Modica, per ragioni strettamente personali, lascia la band.

Il Tour di Bloodroot ha contato più di 70 date in tutta Italia, Nizza e Liverpool, durante le quali la band ha condiviso il palco con artisti quali Bachi da Pietra, Deer Tracks, Amaury Cambuzat (Ulan Bator), Calibro 35 e Massimo Volume.

Nei primi mesi del 2014 compongono anche un inedito strumentale per la colonna sonora di un film cinese di prossima uscita.

A Novembre 2014 è uscito il nuovo EP “The Tale”, per l’etichetta Locomotiv Records, dal sapore fortemente elettronico, ispirato al mito di Amore e Psiche.

Gli Ofeliadorme sono:

Francesca Bono (voce, chitarra, basso, synth, percussioni),

Michele Postpischl (batteria, percussioni, chitarra),

Tato Izzia (chitarra, bass synth, synth, basso, backing vocals).

Morgana Music Club

inizio alle 22:30
8dom 9lun 10mar 11mer 12gio 13ven 14sab
15dom
I Re del Cinema: Sergei Parajanov
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<< Negli ultimi dieci anni, Sergei Paradjanov ha fatto solo due film: 'Le ombre degli avi dimenticati' e “Il colore del melograno”. Hanno influenzato il cinema come prima cosa in Ucraina, in secondo luogo in questo paese nel suo complesso, e terzo – nel mondo intero? Artisticamente ci sono poche persone al mondo che potrebbero sostituire Paradjanov. Egli è colpevole – colpevole della sua la solitudine. Siamo colpevoli di non pensare a lui ogni giorno e di non riuscire a scoprire il significato di un maestro. >> Andrei Tarkovsky [lettera al Comitato Centrale del Partito Comunista dell’ Ucraina]

Georgiano di origine armena, Parajanov appartiene al cinema ucraino per il suo primo capolavoro, Le ombre degli avi dimenticati (1964) opera visionaria e poetica che si rifaceva a due generi cinematografici: quello etnografico e quello lirico molto attento alle scene nei particolari, con tinte oniriche e irreali e visioni sconvolte. Appartiene poi al cinema georgiano-armeno per il secondo, Sayat Nova, ovvero Il colore del melograno (1968-69), opera letterario-figurativa dedicata appunto a Sayat Nova, poeta-cantore armeno del sec. XVIII. Opere eterodosse e assai diverse tra loro, l'una rutilante e sanguigna, l'altra statica e raffinatissima, costituiscono entrambe la rivelazione di un grande cineasta, misconosciuto e ostacolato in U.R.S.S. Si riallacciò all'estetica futurista, arricchendo il testo di quadri dedicati alla vita del cantore armeno e montaggi eccessivamente sperimentali (le pellicole venivano tinte in base allo stato d'animo del protagonista). Alla fine del 1982, dopo anni di persecuzioni e anche di prigionia, iniziò in Georgia il film di ambiente medievale La leggenda della fortezza di Suram, presentato alla Casa del Cinema moscovita nel 1985.

INTRODUZIONE E PROIEZIONE DEL FILM
A SEGUIRE DIBATTITO

Il colore del melograno (URSS, 1968) di Sergei Parajanov

La visione di Sayat Nova, il capolavoro di Sergei Parajanov del 1969 altrimenti conosciuto come Il colore del melograno, travalica la semplice esperienza cinematografica. Il colore del melograno è un crocevia mesmerico di cinema, poesia, pittura, musica, arte. E a maggior ragione, per chi conobbe questo film da un passaggio televisivo di Fuori orario, lo è nella magnificenza della versione restaurata presentata a Cannes Classics, che peraltro restituisce il film nel ‘Parajanov’s cut’ o versione armena, così definita anche per distinguerla dalla versione russa, quella rimontata da Sergei Yutkevic per intervento delle autorità sovietiche, che poi è quella che ha circolato anche all’estero. Vari esegeti esprimono forti dubbi, va detto, che nemmeno il Parajanov’s cut rispecchi la vera concezione dell’autore che ebbe non pochi condizionamenti e limitazioni anche dalla casa di produzione armena quando realizzò il film. La composizione delle immagini di Parajanov passa per nature morte e tableau vivant di grande complessità e geometrie, conflitti grafici di montaggio, allegorie (come la conchiglia sul corpo nudo femminile). E poi canti, danze, pantomime, sinfonie visive, musiche con ashik e altri strumenti tradizionali. La distillazione in immagini cinematografiche di una cultura antica come quella armena. Una fitta tessitura visiva che ancora induce un richiamo cinematografico lontano e casuale, ad Atom Egoyan che riconosce come le sue circonvoluzioni, in questo caso narrative, rappresentino un debito della sua origine armena nell’arte tessile dell’intreccio di arazzi e tappeti. Parajanov inserisce una fitta trama iconologica con elementi artistici, capitelli, tappeti, cammei, arazzi, bassorilievi, monasteri, intarsi, architetture medievali, realizzando una compenetrazione e una simbiosi tra immagine filmica e immagine artistica, a un livello poche volte conseguito nella storia del cinema (le vette in questo senso sono state Ivan il terribile e L’imperatrice Caterina). E in generale il regista spazia per tutta una serie di immagini sospese, di contaminazioni tra cinema e pittura e altre arti. Dall’effetto quadro di cui sopra, quando la messa in scena filmica riproduce immagini della storia dell’arte. Poco importa individuare quali siano le opere di riferimento, è evidente il tributo all’iconografia dell’epoca storica del film.

Spazio Labus

inizio alle 20:30
16lun 17mar 18mer 19gio 20ven 21sab
22dom 23lun 24mar 25mer 26gio 27ven 28sab
Piccola Orchestra Per Prestazioni Occasionali P.O.P.P.O. LIVE @ Circolo Virtuoso Bukó
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Piccola Orchestra Per Prestazioni Occasionali P.O.P.P.O.

La PiccolaOrkestraPerPrestazioniOccasionali e´Joseph Foll e Joseph Foll e´Giuseppe Follera
e Giuseppe Follera e´un calciatore mancato,un chitarrista mancato,uno che manca e pure spesso.
Cantautore classe 1984 di una provincia troppo di confine.

Nel 2010 dopo un periodo troppo sbadigliante di prove e di ricerca,partorisce in modo travagliato La PiccolaOrkestraPerPrestazioniOccasionali progetto musicale per accompagnamento a reading.
E questo e´un fatto.

Non ancora Stanco delle parole degli altri,decide di iniziare a portare nei locali e nei migliori Matrimoni,feste di piazza e locali di provincia ,cover del cantautorato italiano ed internazionale,rivisitato in modo personale ma non troppo e si unisce in comunione a Manuel Zito(pianista) Linda Supino(voce) Agusuto Bortoloni (batteria).

Nei dopo serata troppo insonni inizia a starnutire le prime NON canzoni,perché spesso sembrano solo fatti,storie simili a canzoni e nascoste dietro una chitarra rauca ma di buon legno.
Iniziano ad arrivare i primi contest e concorsi e tanto gentile e tanto Orkestra pare,da vincere nel 2014 Il premio M.E.I al Meeting del Mare,avendo la possibilità´per la stessa Rassegna di aprire i concerti di KUtzo-Foja- e Gogol Bordello.
E questo e´un altro fatto,dove metterei un punto per questa storia e´finita.

La PiccolaOrkestraPerPrestazioniOccasionali e´Joseph Foll e Joseph Foll è Giuseppe Follera e Giuseppe Follera e´un calciatore mancato,un chitarrista mancato,uno che aveva un gruppo ed ora solo un pianista Manuel Zito e lui lo sa che non manco più´come prima.

Nel Novembre del 2014 dopo dei concerti francesi e milanesi nasce LaPiccolaOrkestraPerPrestazioniOccasionali un´idea vomitata da Joseph Foll malassistita dal Pianista Manuel Zito.Ma sono solo in due.
Questo potrebbe essere un altro fatto,quindi!

In un solo anno,all´ombra ,collezionano live per tutto il centro sud,continuano nei migliori matrimoni e feste di piazza e locali di ogni genere.
Aprono i Concerti di Tricarico,Cesare Basile,Cleo T,Gnut,Daniele Maggioli (Duo Bucolico),Alessio Bondi .
Ritornano al Meeting Del Mare come apertura a Francesco di Bella e Fofo´Bruno in Ballads

Entrano nel collettivo Catautorale Napoletano 'BeQuiet' e successivamente nel collettivo 'Camera D´Autore.
Hanno appena finito le registrazioni del primo lavoro Ep nello studio di registrazione 'Le Nuvole' dell´amico cantautore Blindur al quale va tanto di quello che sta nascendo ,insieme ad un gruppo di musicisti quali Marco Salvatore 'de 'La Maschera'-(batteria)7Agostino Pagliaro 'Orange Beach' (violoncello-Contrabbasso-Sinth/Carlotta Amore (chitarra elettrica)/Antonella Bianco 'Coma Benerices'(chitarra elettrica e suoni)/Roberta Cacciapuoti (cori) /Michelangelo Bencivenga e Massimo Blindur De vita (fatti sonanti).A presto.

La PiccolaOrkestraPerPrestazioniOccasionali è composta da:
- Joseph Foll, ChitarraClassica/Dobro/elettrica/basso-ukuBass
- Maneul Zito, piano/piano rhodes/glokghenspiel & Toys
- Pasquale 'elPaskante' Rota, batteria/percussioni.

Sabato 28 Novembre 2015
Start h 21:30

Presso il Circolo Virtuoso Bukó
Via Stanislao Bologna 30, Benevento

Circolo Virtuoso Bukó

inizio alle 21:30
29dom
Merca(n)tino
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Salve, bella gente!

Quello che state per leggere è un invito ad una riformulazione della gestione delle vostre spese, soprattutto con l’appropinquarsi del periodo natalizio, con i suoi ritmi depaupera-risparmi!

Ebbene si…noi al Circolo Virtuoso Bukó ci teniamo a sottolineare quanto la società tele-dipendente, consumistica e capace solo di aspirare a modelli “culturali” massificati e massificanti generi nell’individuo moderno la tendenza a sperperare le proprie monete in “beni” che privilegiano la superficialità, l’apparenza, realtà lontane e prive di affinità con la nostra dimensione, stili di vita per niente sostenibili.

Ovvio, ciascuno fa le proprie scelte e nulla è da togliere a chi soldi ne ha e li vuole depauperare per “(in)utili” prodotti lontani da noi, frutto di produzioni aberranti rispetto ai canoni che dovremmo rispettare per dirci eco-compatibili ed eco-friendly (così spesso trovate scritto sui vostri capi di vestiario comprati nei centri commerciali)!

Quindi, non pensiate che al Circolo Virtuoso Bukó abbiamo qualcosa da insegnarvi: le vostre case piene di roba inutilizzata, le discariche (abusive e non), i territori italiani invasi dai mostri del commercio, i fiumi inquinati e chi più ne ha più ne metta…già insegnano un bel po’!
Quel che il Bukó intende promuovere è un’esposizione di prodotti di artigianato sostenibile strettamente connesso al nostro territorio, una condivisione dei propri averi oramai in disuso, uno scambio per rendere l’economia attuale sostenibile.

Il tutto a Km zero!

Eccovi il calendario delle giornate di Merca(n)tino:
30 Novembre 2015
8 Dicembre 2015
20 Dicembre 2015
3 Gennaio 2016
sempre dalle ore 17:00 alle ore 21:30!

Per informazioni o per partecipare, contatta i responsabili del Circolo Virtuoso Bukó:
Andrea, +393297914678, andrea.maio@rocketmail.com
Roberta, +393408510821, roberta.zollo@rocketmail.com
Francesca, +393402244751, fderienzo@gmail.com

Vi aspettiamo numerosi..sia da un lato che dall’altro delle bancarelle!

Ciao!

Circolo Virtuoso Bukó

17:00 - 21:30
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servizio offerto da beneventanamanera in collaborazione con [archiattack]studio