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0 0 0 0 1gio 2ven 3sab
4dom 5lun 6mar
Nightmare # The Dark side of October @ Circolo Virtuoso Bukó
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The Dark side of the October
Ottobre, mese oscuro, inizio d'autunno dai colori più disparati. Mese di frutti, raccolte, vendemmie e ricci di castagne. Ottobre racconta cose che la Terra conosce da tempo e che ci vuol dire solo attraverso l'esplosione di Natura.
Ma Ottobre è anche mese del Capodanno Pagano, dei riti della terra, dell'oscuro e degli incubi, della magia e della paura.
Con “Dark side of October” al Circolo Virtuoso Bukó intendiamo mettere in risalto proprio questi ultimi elementi: incubi, paure, magia, oscuro e rosso sangue.

- Martedì 06 Ottobre 2015 => “Nightmare” (USA 1984), un film di Wes Craven. Con John Saxon, Nick Corri, Amanda Wyss, Johnny Depp, Robert Englund.
Trama: Una notte, una ragazza si sveglia terrorizzata dopo un incubo: ha sognato che un mostro dalla mano artigliata tentava di ucciderla. Anche la sua migliore amica ha fatto lo stesso sogno e l'incubo diventa presto realtà. Il primo film della nota serie horror che ha lanciato Wes Craven come piccolo maestro del genere. Freddy Krueger, il mostro dalla mano-artiglio, è da anni lo spauracchio preferito degli americani.

Prossime proiezioni:
- Martedì 13 Ottobre 2015 => “Carrie: lo sguardo di Satana”
- Martedì 20 Ottobre 2015 => “REC”
- Martedì 27 Ottobre 2015 => “Ballata dell'Odio e dell'Amore”

Le proiezioni hanno inizio puntualissime alle ore 21:30!
Siate puntuali...noi lo saremo nell'accogliervi nei nostri meandri dalle 20:00 in poi!

Circolo Virtuoso Bukó

inizio alle 21:30
7mer 8gio 9ven
DUX IN SCATOLA Autobiografia dall'oltretomba di Benito Mussolini di e con DANIELE TIMPANO
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Daniele Timpano/amnesiA vivacE
DUX IN SCATOLA
Autobiografia d’oltretomba di Mussolini Benito
uno spettacolo di e con
Daniele Timpano
collaborazione artistica
Valentina Cannizzaro, Gabriele Linari
disegno luci Marco Fumarola
foto di scena Valerio Cruciani
Progetto grafico Alessandra D'Innella
drammaturgia e regia Daniele Timpano
produzione amnesiA vivacE
in collaborazione con
Rialto SantAmbrogio

spettacolo finalista del Premio Scenario 2005
Spettacolo finalista “Premio Vertigine” 2010
Selezione “Face à face -paroles d’Italie pour les scènes de France” 2011

Nella nostra bella Italia, tra le due guerre, fioriva in Italia uno statista meraviglioso: Benito Mussolini.
Facciamo uno sforzo d’immaginazione collettiva: fate conto che sia io. Morto.
Un attore – solo in scena con l’unica compagnia di un baule che viene spacciato come
contenente le spoglie mortali di “Mussolini Benito”– racconta in prima persona le
rocambolesche vicende del corpo del duce, da Piazzale Loreto nel ’45 alla sepoltura nel
cimitero di San Cassiano di Predappio nel ’57. Alle avventure post-mortem del cadavere
eccellente si intrecciano brani di testi letterarii del Ventennio (Marinetti, Gadda,
Malaparte…), luoghi comuni sul fascismo, materiali tra i più disparati provenienti da siti web
neofascisti, nel tentativo di tracciare Il percorso di Mussolini nell’immaginario degli italiani,
dagli anni del consenso agli anni della nostalgia. L’attore, costretto ad avvicinare la materia
da una lontananza cronologica e ideologica immensa, gioca una identificazione posticcia
con l’oggetto del suo racconto, parlando sempre in prima persona, come se il suo corpo
contenesse la forza criminale del fascismo tra le sue quattro ossa. Una identificazione che è
appunto posticcia, visto che in scena non c’è nessun tentativo di rappresentare un
personaggio-Mussolini: il duce degli italiani è nel baule, o al limite nella tomba di Predappio.
L’assimilazione forzata tra il soggetto (Daniele Timpano: “sinistramente” vivo) e l’oggetto
(Mussolini Benito: “destramente” morto) del racconto riconferma la lontananza irriducibile tra
due visioni del mondo inconciliabili.
INFO E PRENOTAZIONI:
349 6789692
347 7777221

SPAZIO CULTURALE MAGNIFICO VISBAAL

inizio alle 21:00
10sab
Foto-Lab: Laboratorio di Fotografia
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Non il solito corso di fotografia ma un viaggio alla ricerca di uno sguardo nuovo. Dalle basi della fotografia alle tecniche più bizzarre, passando dalla pellicola al digitale, ponendo l'attenzione sulla pratica e realizzando un mini-progetto a settimana sui diversi stili e modalità di fotografare. Al termine dei due mesi si terrà una mostra dei lavori di tutti i partecipanti.
Durata: 2 mesi, 8 incontri, 16 ore.
Giorno della settimana a scelta: Sabato ore 18 / Domenica ore 11

'Arte nata da un raggio e da un veleno,
Su questo segno della tua potenza
Mi si rivela appieno
La tua duplice essenza.
O arcane curve, ombre soavi, tocchi
Luminosi, divine orme d’amore!
Sento il raggio negli occhi,
E il veleno nel core.'
[Arrigo Boito, Il libro dei versi, 1902]

Noi non siamo una scuola di fotografia
Noi non siamo un'accademia
Noi non siamo una fabbrica di illusioni

Il nostro Foto-Lab è un terreno di coltura nel quale ognuno dei partecipanti è chiamato a mettere una parte di se, disponendosi al confronto, allo scambio, al mescolamento e soprattutto al mutamento.

'La 'tecnica' è importante solo se riesci a controllarla al fine di comunicare quello che vedi. La tua personale 'tecnica' devi creartela e adattarla all'unico fine di rendere la tua visione evidente sulla pellicola.' [HCB]

Parleremo delle basi della fotografia, delle tecniche e degli strumenti ma mai in maniera passiva, mai in maniera sterile ma sempre cercando di sviluppare uno stile personale che segue le attitudini di ognuno dei partecipanti.
Fare una cosa non significa necessariamente saperla fare. I francesi dicono savoir faire, donando alla frase l'accezione qualitativa che cerchiamo rispetto a quella meramente pratica. Tutti fanno fotografie ma in quanti sanno cosa stanno facendo?

'Fotografia. Dipinto eseguito dal sole, nella più totale ignoranza dei rudimenti dell'arte.' [Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911]

Vi aspettiamo.

Spazio labus

inizio alle 18:00

DUX IN SCATOLA Autobiografia dall'oltretomba di Benito Mussolini di e con DANIELE TIMPANO (chiusura)
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Daniele Timpano/amnesiA vivacE
DUX IN SCATOLA
Autobiografia d’oltretomba di Mussolini Benito
uno spettacolo di e con
Daniele Timpano
collaborazione artistica
Valentina Cannizzaro, Gabriele Linari
disegno luci Marco Fumarola
foto di scena Valerio Cruciani
Progetto grafico Alessandra D'Innella
drammaturgia e regia Daniele Timpano
produzione amnesiA vivacE
in collaborazione con
Rialto SantAmbrogio

spettacolo finalista del Premio Scenario 2005
Spettacolo finalista “Premio Vertigine” 2010
Selezione “Face à face -paroles d’Italie pour les scènes de France” 2011

Nella nostra bella Italia, tra le due guerre, fioriva in Italia uno statista meraviglioso: Benito Mussolini.
Facciamo uno sforzo d’immaginazione collettiva: fate conto che sia io. Morto.
Un attore – solo in scena con l’unica compagnia di un baule che viene spacciato come
contenente le spoglie mortali di “Mussolini Benito”– racconta in prima persona le
rocambolesche vicende del corpo del duce, da Piazzale Loreto nel ’45 alla sepoltura nel
cimitero di San Cassiano di Predappio nel ’57. Alle avventure post-mortem del cadavere
eccellente si intrecciano brani di testi letterarii del Ventennio (Marinetti, Gadda,
Malaparte…), luoghi comuni sul fascismo, materiali tra i più disparati provenienti da siti web
neofascisti, nel tentativo di tracciare Il percorso di Mussolini nell’immaginario degli italiani,
dagli anni del consenso agli anni della nostalgia. L’attore, costretto ad avvicinare la materia
da una lontananza cronologica e ideologica immensa, gioca una identificazione posticcia
con l’oggetto del suo racconto, parlando sempre in prima persona, come se il suo corpo
contenesse la forza criminale del fascismo tra le sue quattro ossa. Una identificazione che è
appunto posticcia, visto che in scena non c’è nessun tentativo di rappresentare un
personaggio-Mussolini: il duce degli italiani è nel baule, o al limite nella tomba di Predappio.
L’assimilazione forzata tra il soggetto (Daniele Timpano: “sinistramente” vivo) e l’oggetto
(Mussolini Benito: “destramente” morto) del racconto riconferma la lontananza irriducibile tra
due visioni del mondo inconciliabili.
INFO E PRENOTAZIONI:
349 6789692
347 7777221

SPAZIO CULTURALE MAGNIFICO VISBAAL

inizio alle 21:00
11dom
Foto-Lab: Laboratorio di Fotografia (chiusura)
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Non il solito corso di fotografia ma un viaggio alla ricerca di uno sguardo nuovo. Dalle basi della fotografia alle tecniche più bizzarre, passando dalla pellicola al digitale, ponendo l'attenzione sulla pratica e realizzando un mini-progetto a settimana sui diversi stili e modalità di fotografare. Al termine dei due mesi si terrà una mostra dei lavori di tutti i partecipanti.
Durata: 2 mesi, 8 incontri, 16 ore.
Giorno della settimana a scelta: Sabato ore 18 / Domenica ore 11

'Arte nata da un raggio e da un veleno,
Su questo segno della tua potenza
Mi si rivela appieno
La tua duplice essenza.
O arcane curve, ombre soavi, tocchi
Luminosi, divine orme d’amore!
Sento il raggio negli occhi,
E il veleno nel core.'
[Arrigo Boito, Il libro dei versi, 1902]

Noi non siamo una scuola di fotografia
Noi non siamo un'accademia
Noi non siamo una fabbrica di illusioni

Il nostro Foto-Lab è un terreno di coltura nel quale ognuno dei partecipanti è chiamato a mettere una parte di se, disponendosi al confronto, allo scambio, al mescolamento e soprattutto al mutamento.

'La 'tecnica' è importante solo se riesci a controllarla al fine di comunicare quello che vedi. La tua personale 'tecnica' devi creartela e adattarla all'unico fine di rendere la tua visione evidente sulla pellicola.' [HCB]

Parleremo delle basi della fotografia, delle tecniche e degli strumenti ma mai in maniera passiva, mai in maniera sterile ma sempre cercando di sviluppare uno stile personale che segue le attitudini di ognuno dei partecipanti.
Fare una cosa non significa necessariamente saperla fare. I francesi dicono savoir faire, donando alla frase l'accezione qualitativa che cerchiamo rispetto a quella meramente pratica. Tutti fanno fotografie ma in quanti sanno cosa stanno facendo?

'Fotografia. Dipinto eseguito dal sole, nella più totale ignoranza dei rudimenti dell'arte.' [Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911]

Vi aspettiamo.

Spazio labus

inizio alle 18:00
12lun 13mar
Carrie: lo sguardo di Satana # The Dark side of October @ Circolo Virtuoso Bukó
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The Dark side of the October
Ottobre, mese oscuro, inizio d'autunno dai colori più disparati. Mese di frutti, raccolte, vendemmie e ricci di castagne. Ottobre racconta cose che la Terra conosce da tempo e che ci vuol dire solo attraverso l'esplosione di Natura.
Ma Ottobre è anche mese del Capodanno Pagano, dei riti della terra, dell'oscuro e degli incubi, della magia e della paura.
Con “Dark side of October” al Circolo Virtuoso Bukó intendiamo mettere in risalto proprio questi ultimi elementi: incubi, paure, magia, oscuro e rosso sangue.

- Martedì 13 Ottobre 2015 => “Carrie: lo sguardo di Satana” (USA 2013), un film di Kimberly Peirce. Con Chloe Moretz, Judy Greer, Portia Doubleday, Alex Russell, Gabriella Wilde.
Trama: a giovane Carrie, dominata da una madre bigotta e possessiva, è emarginata a scuola per la timidezza, la goffaggine e la scarsa consapevolezza, come emerge dalla sua disperazione nello scoprire nelle docce della scuola le prime mestruazioni senza sapere assolutamente di cosa si tratti, tra le risate di scherno delle sue compagne di classe. La comprensiva professoressa Desjardin cerca di prendersi cura di lei, ma la situazione non è facile. La mamma della ragazza, infatti, non deflette dalla sua impostazione rigidissima e Carrie, che vorrebbe solo essere una ragazza come le altre, è in costante conflitto con lei. Inoltre, la bulletta Chris Hargensen medita una memorabile vendetta per i guai disciplinari che involontariamente Carrie le ha procurato. Carrie, però, davvero non è una ragazza come le altre: i suoi poteri telecinetici la rendono unica.
Carrie - Lo sguardo di Satana, il film che Brian De Palma ha tratto nel 1976 dal romanzo di Stephen King resta un paradigma difficile con cui confrontarsi. Ne sono già stati 'stritolati' un tardivo seguito e un remake televisivo. Ritornarci sopra adesso richiedeva un approccio 'nuovo', non condizionato dall'appartenenza al genere. Questo forse spiega la scelta di una regista a digiuno di horror. Kimberly Peirce si era fatta notare con un film singolare e riuscito come Boys Don't Cry, con cui Hilary Swank ha vinto il suo primo Oscar. Carrie è il suo primo horror, ma ha al centro una protagonista che si trova a disagio con la propria vita ed è vittima dei preconcetti e della cattiveria della gente, con più di qualche elemento in comune, quindi, con Boys Don't Cry. La sua versione della vicenda di Carrie White non è radicalmente innovativa, ma funzionale allo scopo di proporla alle nuove generazioni: la regista si avvicina alla materia con rispetto cercando di far funzionare la storia per quello che vale, senza introdurre elementi originali sostanziali e concentrandosi sulla psicologia del personaggio principale.
Ciò che emerge ancora con forza è quindi la rappresentazione del disprezzo verso il diverso, aggiornata ai tempi dei social network e dei filmati con i telefonini. Il 'messaggio' che deriva dal romanzo di King rimane sostanzialmente intatto, con il corollario della descrizione - di maniera, ma tuttora efficace - della durezza e della cattiveria caratteristiche del momento di passaggio adolescenziale e della vita in comune all'interno dell'istituzione scolastica, dove i più deboli corrono sempre il rischio di diventare vittime dei più forti. Il meccanismo narrativo kinghiano - trasposto efficacemente in immagini da Kimberly Peirce - mostra ancora la sua semplice perfezione nell'edificare il dramma e nel suscitare la partecipazione sino all'apoteosi finale in un tripudio di effetti speciali.
Chloë Grace Moretz è una delle attrici giovani più in voga del momento e si è fatta notare in film assai diversi tra loro come Diario di una schiappa e Hugo Cabret, ma non è nuova all'horror sin dai tempi del discreto Zombies - La vendetta degli innocenti e di una raffica di remake, da Amityville Horror a The Eye, derivazione americana dell'omonimo horror asiatico dei fratelli Pang, a Blood Story, versione hammeriana dello svedese Lasciami entrare. È brava, ma non è Sissy Spacek, che al ruolo di Carrie aveva saputo portare una complessità e profondità particolari. Inoltre, forse è troppo carina per essere davvero credibile come totale emarginata. Julianne Moore è più dimessa e realistica rispetto alla delirante Piper Laurie del film di De Palma, rendendo più persuasiva la critica contro l'oscurantismo che domina il suo personaggio, esemplificato sin dall'inizio nella feroce e azzeccata scena del parto casalingo.

Prossime proiezioni:
- Martedì 20 Ottobre 2015 => “REC”
- Martedì 27 Ottobre 2015 => “Ballata dell'Odio e dell'Amore”

Le proiezioni hanno inizio puntualissime alle ore 21:30!
Siate puntuali...noi lo saremo nell'accogliervi nei nostri meandri dalle 20:00 in poi!

Circolo Virtuoso Bukó

inizio alle 21:30
14mer 15gio
BEN SLAVIN (USA) live @Magazzino 3 art club
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Il Magazzino riapre le porte per un nuovo live. Il 15 Ottobre tutti pronti per il 'Chamber Folk ' dello statunitense Ben Slavin. Il tutto condito prima, durante e dopo dal nostro classico/immancabile/gustoso Apericena ! Ci si vede Giovedì !

LA BAND :
Ben Slavin: voce, chitarra, banjo
Daniela Capalbo: chitarre, mandolino elettrico

BIOGRAFIA :
Ben Slavin, nato nello stato del New Jersey, inizia la sua carriera principalmente come cantante lirico e precisamente baritono. Si è laureato in canto presso l’Arizona State University prima di trasferirsi a Milano per continuare i suoi studi. A Milano ha conosciuto Odette Di Maio, ex cantante del gruppo Soon, e formarono il duo-nufolk “The March”. Dopo l’incisione di un EP e tanti live in Italia e negli Stati Uniti (venue di culto come lo storico CBGB a New York e il The Sidewalk Cafè ma anche anche al prestigioso Arezzo Wave Festival).
Negli States Ben ha partecipato a vari programma radiofonici come “The Joey Reynolds Show” (con 8 milioni di ascoltatori) e per il famoso critico musicale Larry Flick (Billboard, Rolling Stone) presso Sirius Radio. Attualmente Ben Slavin vive fra Napoli e l’Umbria e ha scritto e registrato il suo album d’esordio dal titolo “Palepolis”.#
“Palepolis” è un lavoro che parla principalmente dalla sua esperienza di vita e sociale fatta in circa dieci anni a Napoli, utilizzando i mezzi musicali a lui più familiari: la musica Folk e Cantautorale Americana.# La maggior parte delle canzoni parlano di luoghi, miti o sentimenti personali che ha colto in questi anni vivendo in una città tormentata e affascinante. Gli argomenti spaziano dalla politica (Palepolis) e al racconto di personaggi che ha incontrato per le strade di Napoli (Eruptions,Floods and Signora Concetta). Ci sono miti metropolitani (Lucia Lies in Purgatory) o semplicemente dei riferimenti partenopei legati alle sue esperienze personali (Tie and Bound, As We Grow Older). Ben Slavin racconta la Sua Napoli da “outsider”, in inglese, senza disdegnare le influenze napoletane che questa città è capace di ‘infliggere’ all’anima. Palepolis è un disco che racconta tutto il “buono” e “male” di questa città, senza sdolcinature o romanticismi forzati. Ben ha un legame molto profondo con Napoli e questo è un suo omaggio, il punto di vista di un’artista straniero che ha deciso di vivere e suonare qui.
Il disco è stato recensito positivamente da Il Mattino, Rumore, Il Manifesto, Rockit, Troublezine e molti altri.

N.B. Il Concerto inizierà alle ore 22:00 in punto .

Magazzino 3 art club

inizio alle 20:00
16ven
Incontro con Claudia Cardinale
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incontro con Claudia Cardinale, coprotagonista dl film 'Ultima fermata' di Giambattista Assanti, presente in sala assieme al produttore Francesco Dainolfi.
Nell'occasione il Prorettore dell'Università del Sannio, professore Massimo Squillante, conferirà alla nota attrice la targa ArTelesiaFilm festival.


Il film, interpretato da Luca Lionello, Francesca Tasini, Nicola Di Pinto, Sergio Assisi e Salvatore Misticone, racconta la dismissione ferroviaria della tratta Avellino-Rocchetta S.Antonio attraverso un delicato e commovente segreto sentimentale.
Girato tra la Puglia e l'Irpinia nell'estate di due anni fa, il film sta ottenendo critiche positive e riconoscimenti internazionali quali Taormina Film Fest, Avant Premiere Parigi, il PKO festival di Cracovia e infine il Premio come miglior film al Festival Internazionale di Siena, la cui giuria presieduta da Pupi e Antonio Avati lo ha designato tra i nove film italiani in gara.
L'uscita nazionale del film è prevista dal 15 ottobre al Cinema Filangieri e al Delle Palme di Napoli, al Partenio di Avellino, al Carmen di Mirabella Eclano e infine al Cinema Teatro Massimo di Benevento dove, proprio venerdì 16 ottobre, alle 20.30, la signora Claudia Cardinale incontrerà il pubblico.
Accanto alla protagonista de 'Il gattopardo' e 'C'era una volta il West' ci saranno il regista del film Gianbattista Assanti e altri interpreti tra cui l'esordiente e bella Francesca Tasini.
Il film distribuito in tutta Italia da Claudio Bucci della Stemo film, è stato prodotto da Francesco Dainotti, Silvia Bianculli, Paolo Coviello e Enzo M. Iannone.
La colonna sonora è stata firmata da Paolo Jannacci, i Sineterra e la cantante napoletana Flo.

'Ultima fermata' è in programmazione al Cinema Teatro Massimo da venerdì 16 a domenica 18 Ottobre alle 17.00 – 19.00 – 21.00

Cinema Massimo

20:30 - 12:00

17sab
18dom 19lun 20mar
REC # The Dark side of October @ Circolo Virtuoso Bukó
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The Dark side of the October
Ottobre, mese oscuro, inizio d'autunno dai colori più disparati. Mese di frutti, raccolte, vendemmie e ricci di castagne. Ottobre racconta cose che la Terra conosce da tempo e che ci vuol dire solo attraverso l'esplosione di Natura.
Ma Ottobre è anche mese del Capodanno Pagano, dei riti della terra, dell'oscuro e degli incubi, della magia e della paura.
Con “Dark side of October” al Circolo Virtuoso Bukó intendiamo mettere in risalto proprio questi ultimi elementi: incubi, paure, magia, oscuro e rosso sangue.

- Martedì 20 Ottobre 2015 => “REC” (Spagna 2007), un film di Jaume Balagueró, Paco Plaza. Con Manuela Velasco, Ferrán Terraza, Jorge Yamam, Pablo Rosso, Carlos Lasarte.
Trama: Mentre voi dormite: questo il nome del programma televisivo condotto da Angela. Una notte nella vita di una caserma dei vigili del fuoco di Barcellona, seguita in diretta dalla ragazza e dal suo cameraman Pablo. E proprio la macchina da presa del ragazzo diventa l'occhio dei due registi del film, Jaume Balagueró e Paco Plaza, finendo così per far coincidere il girato di «Mentre voi dormite» con il film stesso.
Una trovata non troppo originale (vedi The Blair Witch Project!) ma che calza alla perfezione a un film angosciante e vouyeristico come Rec: l'uscita dalla caserma per rispondere a quella che sembrava una chiamata di routine si trasforma infatti per la troupe televisiva e per i pompieri in un vero inferno senza vie di fuga.
Un inferno che anche lo spettatore finisce per vivere sulla propria pelle, intrappolato nella palazzina insieme ai personaggi, sotto l'occhio perennemente vigile della macchina da presa di Pablo, che è poi l'occhio dell'autore - o meglio, degli autori. L'occhio cinematografico, così spietato e inopportuno di fronte alla tragedia umana, diventa così anche l'unico testimone del teatro degli orrori che mettono in atto i vari personaggi - tutti ben caratterizzati e non privi di una certa dose di ironia, dalla mamma isterica e apprensiva, all'immancabile (per il genere horror) bambina dolcemente terrificante, fino al cameraman Pablo, credibile anche se inquadrato solo dalle caviglie in giù!
Il giovane spagnolo Balagueró, affermatosi con Nameless ma poi soprattutto con Darkness, torna a girare un horror genuino, fresco e per fortuna tutto spagnolo (anche nel cast, dopo il pessimo esperimento americano di Fragile!), ai livelli dell'altrettanto personale progetto 'minore' di Para entrar a vivir, presentato a Venezia 2006, che fa parte della serie Peliculas para non dormir.
Unendo le sue forze con il giovane connazionale Paco Plaza (Second Name) e giocando la carta della semplicità, è riuscito con successo in questo non facile esperimento di rinnovamento di un genere ormai inflazionato, creando un concentrato di terrore che non deluderà gli appassionati e farà saltare sulla sedia anche i più scettici.

Prossime proiezioni:
- Martedì 27 Ottobre 2015 => “Ballata dell'Odio e dell'Amore”

Le proiezioni hanno inizio puntualissime alle ore 21:30!
Siate puntuali...noi lo saremo nell'accogliervi nei nostri meandri dalle 20:00 in poi!

Circolo Virtuoso Bukó

inizio alle 21:30
21mer 22gio
La Via Appia negli acquerelli di Carlo Labruzzi
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Sarà inaugurata giovedì 22 ottobre 2015 alle 17.30, presso le sale espositive della Biblioteca Provinciale “A. Mellusi” di Benevento, la mostra bibliografica “La Via Appia negli acquerelli di Carlo Labruzzi”.
Curata dalla Epsilon Cooperativa di Servizi per i Beni Culturali edall'Associazione culturale Arte Litteram, l’evento sarà inaugurato dal Presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci che lo ha promosso.
La mostra bibliografica “La Via Appia negli acquerelli di Carlo Labruzzi” consta dell’esposizione e della rassegna dei testi più importanti inerenti lo studio della leggendaria Via Appia Antica, nonché, le riproduzioni delle meravigliose incisioni e degli acquerelli realizzati dall’artista romano Carlo Labruzzi (Roma 1747 - Perugia 1817) in occasione del viaggio lungo la “Regina Viarum” intrapreso con Sir Richard Colt Hoare nell’ottobre del 1789.
Si tratta dell’ennesimo, importantissimo appuntamento dell'Istituto culturale di Corso Garibaldi e si inserisce nel contesto delle politiche culturali che la Rocca dei Rettori sta perseguendo sotto la presidenza di Ricci, nonostante le formidabili difficoltà di ordine istituzionale ed economico che affliggono il settore cultura non più di competenza, com’è noto, delle Province.
La mostra, peraltro, offre una testimonianza rilevante dei tesori posseduti nei fondi librari dalla Biblioteca Provinciale di Benevento: infatti, l’evento espositivo si soffermerà sulla visione degli inestimabili testi del XVIII secolo, da sempre fondamentali per la conoscenza della Via Appia, come il volume realizzato da Francesco Maria Pratilli “Della Via Appia riconosciuta e descritta da Roma a Brindisi” e l’opera di Erasmo Gesualdo. Una sezione sarà dedicata al grande pittore ed incisore romano che, secondo la Treccani, “Vicino alle soluzioni disegnative di J. P. Hackert, dipinse paesaggi con figure storiche e incise vedute di antichità romane, paesaggi e scene di genere, mostrando maggiore libertà inventiva e compositiva nella serie di disegni a seppia e a penna”.
Ispirandosi al viaggio compiuto dal poeta Quinti Orazio Flacco nel 37 a.C., Hoare e Labruzzi realizzano uno degli esempi più originali di Gran Trour: percorrono Albano, la valle Ariccia, Terracina, Fondi, Sperlonga, Minturnae e Capua arrivando fino alle porte di Benevento, all’epoca città pontificia.
Carlo Labruzzi realizza una serie di 226 ad acquerello monocromo dei quali 20 inerenti Benevento e provincia che verranno esposti in riproduzioni fedeli.

La via Appia, oggetto nei mesi scorsi di un “reportage di viaggio” del saggista e giornalista Paolo Rumiz, fu costruita per iniziativa del censore Appio Claudio a partire dal 312 a.C. al fine di collegare Roma a Capua, successivamente fu prolungata fino a Benevento per poi arrivare fino a Brindisi. Tale intervento elevò l’Appia a strada più importante del mondo romano, la “Regina Viarum”, regina delle vie consolari.
La mostra è aperta al pubblico fino al 5 novembre 2015 nei seguenti orari:
- lunedì e venerdì : 8,30 - 13,00;
- martedi’, mercoledi’ , giovedi’ : 8,30 - 13,00 / 14,45 - 17,45

con apertura straordinaria i giorni di sabato 31 ottobre e domenica 1° novembre dalle 18,00 alle 20,00.
Sono previste tre visite guidate ogni mattina con inizio alle ore 9,00 - 10,00 - 11,00.
Le Scuole potranno prenotare una visita guidata inviando una e-mail a mediateca@provinciabenevento.it o chiamando al n. 0824-21204.

Biblioteca Provinciale “A. Mellusi”

inizio alle 17:30

I RE DEL CINEMA: OMAGGIO A CHANTAL AKERMAN - JE TU IL ELLE
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'Il mio cinema viene considerato difficile perchè amo rappresentare la quotidianeità, mentre in genere la gente vede film proprio per sfuggirvi.' C. A.

Figura imprescindibile del cinema d’autore mondiale, deceduta lo scorso 5 ottobre all'età di 65 anni, la regista belga Chantal Akerman sarà la protagonista del nostro spazio dedicato ai più grandi cineasti di tutti i tempi 'I Re del Cinema'. Come sempre sarà una serata di approfondimento attraverso letture, immagini, interviste e proiezione di cortometraggi e film.

Verrà proiettato il film 'Je, Tu, Il, Elle', primo lungometraggio di Chantal Akerman. Strutturato in tre parti ben distinte, soprattutto nella prima mezz'ora, si aggancia in un certo modo al suo cortometraggio d'esordio Saute Ma Ville, riprendendone la tematica principale dell'alienazione.
Ma se il film del 1968 era anche contornato da una sottile linea d'ironia, questo Je Tu Il Elle affonda in maniera decisamente più seria ed estrema nell'argomento, esplorando il disagio interiore della protagonista (la stessa Akerman), le relazioni sociali e la sua sessualità.

Chantal Akerman, regista, sceneggiatrice, attrice, produttrice e artista è considerata una dei più importanti registi europei della sua generazione. Ha realizzato più di quaranta opere, dai 35mm ai saggi video documentari sperimentali passando per le video installazioni, inventando un personale linguaggio cinematografico. Sfuma i confini, che siano narrativi o di genere, e si distingue anche come artista plastica, esponendo in appuntamenti prestigiosi come la Biennale di Venezia.
Nel 1968 realizza il suo primo cortometraggio da autodidatta (Saute ma ville). A 21 anni va a vivere a New York e in seguito non smetterà più di spostarsi da un continente all'altro, dividendosi tra Bruxelles, Parigi e gli Stati Uniti. Cineasta nomade, gira in Polonia, Messico, Malesia, Israele, dove affronta anche i temi della grande storia: il razzismo nel Sud America, l’immigrazione clandestina dal Messico verso gli Stati Uniti, e ancora il terrorismo in Medio Oriente. Il peso della storia è evidente e presente in ogni suo lavoro, ma la storia che interessa alla Akerman è quella che si traduce in esperienza di vita quotidiana. Esplora i luoghi e le forme, adattando Proust e Conrad, misurandosi con la commedia musicale, filmando sua madre, consegnando allo spettatore lettere e diari. Dalla metà degli anni Novanta ha cominciato a sperimentare anche con le video installazioni ed esporre il suo lavoro in musei e gallerie. Aprirsi a questi nuovi spazi vuol dire anche definire un nuovo rapporto in primo luogo con lo spettatore, che Chantal Akerman vuole libero, attivo, non assorbito dall’immagine. Il lavoro della Akerman, dunque, può essere considerato anche una meditazione sulla natura problematica della rappresentazione cinematografica.

Spazio Labus

inizio alle 20:00
23ven 24sab
Il Mulino dei Piccoli - La storia dei mesi
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Quarto appuntamento con la Rassegna 'Il Mulino dei Piccoli'
Sabato 24 e domenica 25 ottobre 2015 alle 17.00 al Mulino Pacifico
La Solot Compagnia Stabile di Benevento e I due della Città del Sole presentano
La Storia dei mesi (liberamente ispirato a Lo Cunto de li Cunti di Giambattista Basile)
con Concetta Affannoso Amicolo, Assunta Maria Berruti, Carlotta Boccaccino
Testi Carlotta Boccaccino - Illustrazioni e allestimento scenico Concetta Affannoso Amicolo - Documentazione fotografica Vincenzo Fucci
Amministrazione e Segreteria Paola Fetto e Riccardo Intorcia
Supervisione Artistica Michelangelo Fetto e Antonio Intorcia
Regia Assunta Maria Berruti
Quest’anno la Solot Compagnia Stabile di Benevento e I due della città del sole, nell’ambito della rassegna teatrale “Il Mulino dei Piccoli”, propongono un percorso di spettacoli interamente dedicato alle fiabe, credendo fortemente che assimilare dei contenuti attraverso il racconto e il teatro sia occasione di crescita per i più piccoli.
Lo spettacolo è consigliato ai bambini dai 3 ai 10 anni.
Così le note di regia:
Cianne e Lise erano due fratelli, Cianne, avaro ed egoista, era riuscito ad arricchirsi a dismisura; mentre il minore, Lise, generoso ed altruista, si era ridotto in povertà.
Un giorno Lise parte per cercare fortuna e ne ha talmente tanta che diventa straricco; Cianne, invidioso e malvagio, cerca la stessa via, ma gli va tutto così male che non può salvarsi da una grande disgrazia senza l'aiuto del fratello.
A SEGUIRE:
- DISEGNAMI LA FIABA - i bambini disegneranno la fiaba appena vista
- LA MERENDA in collaborazione con ConfCooperative Benevento

SI RINGRAZIA IL PANIFICIO CARUSO DI BENEVENTO e l' Azienda agricola “I doni del grano” di Apice

Mulino Pacifico

17:00 - 19:00

25dom
Il Mulino dei Piccoli - La storia dei mesi
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Quarto appuntamento con la Rassegna 'Il Mulino dei Piccoli'
Sabato 24 e domenica 25 ottobre 2015 alle 17.00 al Mulino Pacifico
La Solot Compagnia Stabile di Benevento e I due della Città del Sole presentano
La Storia dei mesi (liberamente ispirato a Lo Cunto de li Cunti di Giambattista Basile)
con Concetta Affannoso Amicolo, Assunta Maria Berruti, Carlotta Boccaccino
Testi Carlotta Boccaccino - Illustrazioni e allestimento scenico Concetta Affannoso Amicolo - Documentazione fotografica Vincenzo Fucci
Amministrazione e Segreteria Paola Fetto e Riccardo Intorcia
Supervisione Artistica Michelangelo Fetto e Antonio Intorcia
Regia Assunta Maria Berruti
Quest’anno la Solot Compagnia Stabile di Benevento e I due della città del sole, nell’ambito della rassegna teatrale “Il Mulino dei Piccoli”, propongono un percorso di spettacoli interamente dedicato alle fiabe, credendo fortemente che assimilare dei contenuti attraverso il racconto e il teatro sia occasione di crescita per i più piccoli.
Lo spettacolo è consigliato ai bambini dai 3 ai 10 anni.
Così le note di regia:
Cianne e Lise erano due fratelli, Cianne, avaro ed egoista, era riuscito ad arricchirsi a dismisura; mentre il minore, Lise, generoso ed altruista, si era ridotto in povertà.
Un giorno Lise parte per cercare fortuna e ne ha talmente tanta che diventa straricco; Cianne, invidioso e malvagio, cerca la stessa via, ma gli va tutto così male che non può salvarsi da una grande disgrazia senza l'aiuto del fratello.
A SEGUIRE:
- DISEGNAMI LA FIABA - i bambini disegneranno la fiaba appena vista
- LA MERENDA in collaborazione con ConfCooperative Benevento

SI RINGRAZIA IL PANIFICIO CARUSO DI BENEVENTO e l' Azienda agricola “I doni del grano” di Apice

Mulino Pacifico

17:00 - 19:00
26lun
Bukórto - IV Edizione - CALL FOr ARTISTS (chiusura)
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Il Circolo Virtuoso Bukó è lieto di annunciarvi la QUARTA edizione del “Bukórto”, rassegna del corto del Circolo Virtuoso.
Sull'onda delle prime tre edizioni, si continua con la rassegna orizzontale del cortometraggio nella quale sono invitati a partecipare tutti coloro che hanno idee innovative e creative da condividere.

Gli amanti della competizione stiano in guardia in quanto ricordiamo che il “Bukórto” non sarà un festival che vedrà in fin dei conti un acclamato vincitore. Di certo, al pubblico spetterà apprezzare I prodotti che usciranno fuori dalle meningi dei cine-autori e speriamo che di applausi e schiamazzi ne usciranno tanti, corposi e sentiti, ma anche critici e blasfemi. Ma alla fine della rassegna, per i partecipanti, vi sarà solo la consapevolezza di aver partecipato, di aver presentato, fatto conoscere il proprio lavoro e di averlo fatto apprezzare. Daltronde, quale miglior modo per intavolare un confronto fra autori se non una sana rassegna priva di competizione?

Per partecipare al Bukórto è necessario inviare una presentazione del proprio lavoro contenente nome dell'autore e contatti (e-mail e numero di cellulare),
titolo del lavoro,
breve sintesi (corredata di immagine simbolica) e durata dello stesso (non superiore ai 25') alla seguente mail:
andrea.maio@rocketmail.com
entro e non oltre la data del 26 Ottobre 2015.

Entro il 30 Ottobre 2015 verrà poi richiesto di far pervenire il corto in formato avi o mp4 presso gli organizzatori della rassegna.

Tutti i corti candidati saranno selezionati per la rassegna eccetto quelli che arrecheranno danni di qualsiasi genere a persone fisiche o giuridiche.

La rassegna avrà luogo il giorno 20 Novembre 2015
presso il Circolo Virtuoso Bukó,
via Stanislao Bologna 30, Benevento.

A tutti I partecipanti alla rassegna verrà dato come premio un buono da spendere al Circolo Virtuoso Bukó nonchè un attestato di partecipazione.

Per ulteriori informazioni contattare:
- Andrea Maio +393297914678
- Francesca De Rienzo +393402244751


Non importa che il tuo video sia semplice o contorto
vieni anche tu a partecipare al Bukórto.

Circolo Virtuoso Bukó

01:00 - 12:00
27mar
La Ballata dell'Odio e dell'Amore # The Dark side of October @ Circolo Virtuoso Bukó
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The Dark side of the October
Ottobre, mese oscuro, inizio d'autunno dai colori più disparati. Mese di frutti, raccolte, vendemmie e ricci di castagne. Ottobre racconta cose che la Terra conosce da tempo e che ci vuol dire solo attraverso l'esplosione di Natura.
Ma Ottobre è anche mese del Capodanno Pagano, dei riti della terra, dell'oscuro e degli incubi, della magia e della paura.
Con “Dark side of October” al Circolo Virtuoso Bukó intendiamo mettere in risalto proprio questi ultimi elementi: incubi, paure, magia, oscuro e rosso sangue.

- Martedì 27 Ottobre 2015 => “Ballata dell'Odio e dell'Amore” (Spagna Francia 2010), Un film di Álex De la Iglesia. Con Carlos Areces, Antonio de la Torre, Carolina Bang, Sancho Gracia, Juan Luis Galiardo.
Trama: Guerra civile spagnola. Durante uno spettacolo circense, i due pagliacci in scena vengono arruolati a combattere nell'esercito repubblicano. Uno di loro viene arrestato e costretto a lavorare per lo stato. Il giovane figlio Javier organizza un attentato per vendicarsi dei soprusi subiti ma, nello scoppio, muore anche il padre. Da grande, sotto la dittatura di Franco, viene assunto come Pagliaccio triste in un circo, dove incontra Sergio, il suo alter ego sorridente, con il quale dovrà dividere il palco e l'amore per l'acrobata Natalia.
I mostri politici della storia - raccolti nel quadro spaventoso dei titoli di testa - hanno una responsabilità precisa nei confronti di chi governano. Se il potere impera attraverso repressioni violente, il popolo subisce le conseguenze di quella prepotenza perchè diventa parte di essa, pur senza averne la colpa. Come un virus insidioso, il terrore della guerra civile spagnola mette radice in corpi indifesi come quello del piccolo Javier. Il padre, pagliaccio per mestiere e tradizione, lo invita ad assaporare il fascino della vendetta, investendolo di una missione distruttiva che si alimenterà inesorabilmente, malgrado le occasioni di rinsavimento poste dal destino.
De la Iglesia recupera, dopo la più rarefatta narrazione di Oxford Murders, l'uso dotto del grottesco de La Comunidad.
Potrebbe sembrare azzardato e inopportuno tramandare la Storia ai posteri attraverso lo sguardo di un pagliaccio impazzito, prima schiavo della sua bontà, poi vittima di un'inarrestabile rincorsa alla ritorsione. Il regista, invece, riesce a coniugare la maschera del clown triste e il corredo di suggestioni che il personaggio porta con sè, con il dramma di un paese smunto di umanità, felice solo nei telegiornali di propaganda franchista.
Il solitario Javier morde se stesso e gli altri, deturpa il viso del suo nemico Sergio e uccide tutti quelli che impediscono la rivincita sui potenti. L'oggetto del desiderio Natalia scappa ma è, allo stesso tempo, attratta dal male. Tutti i personaggi aderiscono ad un'idea di vita fondata sul masochismo, come a dire che in quel particolare atteggiamento, si nasconda l'unico modo per resistere al dolore provocato dagli altri. L'estremizzazione dei caratteri si accorda con la costruzione di scene di esagerata violenza, dove solitudine e tristezza si incontrano e danzano insieme sulle note malinconiche di una ballata ipnotica e seducente.


Le proiezioni hanno inizio puntualissime alle ore 21:30!
Siate puntuali...noi lo saremo nell'accogliervi nei nostri meandri dalle 20:00 in poi!

Circolo Virtuoso Bukó

inizio alle 21:30
28mer
HALLOWEEN SCREENINGS & SCREAMINGS | Proiezioni, letture e altre visioni
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'Un tempo arte e magia erano fusi in uno. Nell'istante in cui l'arte si è estetizzata divenendo autonoma, scorse sotto di sé il ramo su cui sedeva. La magia fornisce all'arte la sua quarta dimensione: il mistero.' Jan Švankmajer

Celebriamo l'avvicinarsi della notte più magica e spaventosa dell'anno a modo nostro: una quattro giorni di visioni e racconti al limite dell'orrorifico, tra gotico e surreale, blasfemo e mistico, onirico e suggestivo.
Oltre alla proiezione di alcune tra le più interessanti e come sempre poco note pellicole del genere horror (non siate prevenuti, non è il solito horror!) vi invitiamo al nostro reading di racconti e poesie del terrore che sarete voi stessi a scegliere e leggere venerdì 30 Ottobre a partire dalle ore 20,00.

[Vi ricordiamo che destineremo la metà dei contributi che raccoglieremo nel corso dei nostri appuntamenti ad un nostro associato pesantemente colpito dall'alluvione.]

Ecco il programma:

Mercoledì 28 Ottobre
Ore 19 - ore 21: Kino-View
A GIRL WALKS HOME ALONE AT NIGHT (USA, 2014) di Ana Lily Amirpour : Nell'iraniana città fantasma Bad City, un posto intriso di morte e solitudine, i cittadini sono ignari di essere inseguiti da un vampiro solitario.

Giovedì 29 Ottobre
Ore 20,30: Kino-Classic
RINGU - THE RING (Giappone, 1998) di Hideo Nakata : Reiko Asakawa è una giornalista che sta indagando sulla morte inspiegabile della propria nipote e di alcune delle sue amiche che, si dice, avessero visto il contenuto di una videocassetta esattamente una settimana prima della morte.

Venerdì 30 Ottobre
Ore 20,00: Reading
Portate un romanzo, un racconto o una poesia del terrore, o quanto più vicino ad esso potete immaginare, per condividerli con noi a lume di candela.
Ore 21,15: Kino-Outsider
SELENI - LUNACY (Repubblica Ceca, 2005) di Jan Švankmajer : In un anacronistico settecento il giovane e tormentato Jean di ritorno dal funerale di sua madre, incontra l’ambiguo Marchese che lo accoglie nella sua dimora. Il ragazzo scopre che il nobile si diletta in orge e riti blasfemii. Invece di fuggire, Jean resta nella residenza perché incuriosito dalla finta morte del Marchese, il quale decide di portarlo nel manicomio del dottor Murllope per curarlo dai suo incubi notturni...

Domenica 1 Novembre
Ore 19,00: Kino-Classic
NON SI SEVIZIA UN PAPERINO (Italia, 1972) di Lucio Fulci : Straordinario thriller “rurale” che porta in scena morte, pregiudizio e orrore nelle arroccate case di un paesino del profondo sud. Uno dei capolavori di Fulci.
Ore 21,00: Kino-View
A GIRL WALKS HOME ALONE AT NIGHT (USA, 2014) di Ana Lily Amirpour

Spazio Labus

19:00 - 23:00
29gio 30ven 31sab
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