Rossella Di Micco
Sara Cancellieri
perfomer Tecla
a cura di Taryn Ferrentino
DISVELAMENTO
Disvelamento è l’evento che si terrà il prossimo 7 giugno a Cautano (BN) nella Casagalleria Terielli. L’idea nasce dall’incontro di tre donne: le artiste Sara Cancellieri e Rossella di Micco e la loro musa ispiratrice Tecla, performer per la congiuntura.
Nelle opere di Sara e Rossella ci troviamo spesso di fronte al corpo femminile, rappresentato in modo diverso, con la stessa intensità. In questa occasione il lavoro delle due artiste si è intrecciato, a tratti sovrapposto, facendo cedere a entrambe un po’ della propria espressività per generare qualcosa che è più del semplice accostamento delle loro opere.
Se l’imponente corporeità che abitualmente colma gli acquerelli di Sara la ritroviamo questa volta alleggerita e rarefatta, la lieve figura che popola l’immaginario fiabesco delle fotografie di Rossella si manifesta ora in fattezze più composte.
La figura di Tecla in kimono si fa artefice della contaminazione: vestendo panni di geisha si tramuta, come vuole il significato letterale del termine, in “colei che si dedica alle arti”. Lo fa incarnando leggerezza e misura sia nelle opere che nella performance che completa l’evento.
Più che rimandare alla cultura giapponese il kimono assume qui il ruolo di un mantello magico che come in un gioco di prestigio riesce a ingannare la realtà, disvelandone la parte più intima.
Diviene così possibile duplicare il corpo per rivelarne l’anima, farlo apparire ieratico e solenne per mostrarne la spiritualità, denudarlo per esibirne il pensiero, farlo evaporare in una nuvola di fumo per sostenerne la leggerezza.
Il kimono è una doppia pelle che anziché coprire svela, permette l’affioramento della componente più profonda: quella porzione di emozione, commozione, inquietudine, confusione che forma tutta parte del corpo anche se invisibile. Interno e superficie come trama e ordito tessuti assieme in un unico filo vermiglio. Compiuto il disvelamento carne e spirito stanno. Indivisi e irriducibili, parti di un unico tutto che è il corpo.
Taryn Ferrentino
TERIELLI casagalleria
TERIELLI è un progetto di casa-galleria, home gallery nell’espressione anglosassone che designa spazi per l’arte realizzati all’interno di abitazioni private.
È uindi prima di ogni cosa una casa, quella di due architetti, in un piccolo centro dell’Appennino campano: Cautano, lì dove era la masseria Terielli.
Nei paesi di montagna non ci sono distrazioni, il tempo si misura con il lavorio costante e ciclico
delle stagioni. Quando è tempo di vendemmia, quando si fa l’olio, siamo tutti occupati con le
stesse azioni con gli stessi attrezzi e non importa se sei medico carpentiere architetto o panettiere.
Qui però a differenza della città c’è qualcosa di intangibile: c’è tempo per la contemplazione, per
la bellezza. Aprire la casa all’arte appartiene a questo tempo.
Il progetto TERIELLI corrisponde alla nostra idea di casa: un luogo intimo e vitale che contiene storie
private e dove creare occasioni di incontro con persone dalla sensibilità affine. Un luogo che
prende le forme dei nostri desideri fintanto che ce ne prendiamo cura. Concepire la casa come galleria è infatti un modo per curarla, farla partecipare delle nostre passioni, renderla cosa viva.
Diversamente lasciarla immobile, ferma nel tempo in cui l’abbiamo concepita, la renderebbe progressivamente altro da noi.
È per questo che gli ambienti della nostra casa sono concepiti per accogliere la trasformazione: pareti bianche, arredi minimi, spazio fluido tra interno ed esterno: fra il dentro di pochi oggetti scelti, densi di stratificazioni sentimentali, e il fuori della campagna, vitale di abbondanza. Non ci sono ambienti esclusi salotti impediti e repliche di cucine, lo spazio è intero.
Con pari logica la casa è galleria e la galleria è casa. Le opere trovano posto laddove l’artista lo ritenga più adatto, l’uso abituale delle stanze rimane invariato, gli ospiti girano liberamente, non ci sono ambienti privati. I confini si mescolano, la vita di tutti i giorni attraversa le opere e l’arte invade il quotidiano, amici e ospiti della galleria si confondono generando nuovi nessi, abitanti della casa e artisti si confrontano, il mezzo è lo spazio… e l’arte.
Spazio e arte sono il mezzo ma anche in mezzo, centro che produce e riproduce contraccambi, lo spazio-casa-galleria è dispositivo per eliminare convenzioni e mediazioni nell’arte, l'arte è strumento per pensare e modificare la percezione dello spazio di cui promette nuove soluzioni.
Attorno le relazioni si ritrovano, si rinnovano, si intrecciano, annodano reti.
TERIELLI è una galleria informale, è la casa degli architetti Taryn Ferrentino e Domenico Rapuano e
in quanto tale non ha orari di apertura, vi si entra per appuntamento o per un vernissage.