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Dove sognano le formiche verdi # Waste Land @ Circolo Virtuoso Bukó
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Si avvicina il 17 Aprile e con esso il Referendum abrogativo per non permettere il rinnovo delle concessioni contrattuali a chi già perfora i nostri mari entro le 12 miglia dalla costa.
Non ci pronunceremo in alcun modo perchè i pareri sono tanti e non è giusto influenzare alcuno in uno dei due versi. Tuttavia, va precisato che in un Paese come l'Italia che ricopre solo lo 0,5% della superficie terrestre - una nocciolina praticamente – e che ospita la maggior parte del patrimonio monumentale e culturale mondiale nonché un patrimonio naturale inquantificabile – una nocciolina molto ricca quindi! - le estrazioni petrolifere dovrebbero essere l'ultima priorità...anzi, non dovrebbero proprio esistere!
Detto ciò, al Bukó, nel mese di Aprile, promuoviamo una rassegna cinematografica denominata “Waste Land” un po' per far tornare alla memoria Elliot e la sua Terra Desolata, un po' per far luce su quello che il nostro pianeta sta divenendo per colpa della devastazione che l'uomo esercita su di esso, un po' per far luce su quello che è il sale di questo pianeta e sulle direzioni da prendere per rinsavire.
Pars destruens e pars costruens insieme per sentirci nuovamente ospiti e non ancora padroni di un pianeta che soffre per il nostro parassitare.

- Martedì 5 Aprile 2016 => “Dove sognano le formiche verdi” (Australia - 1984), un film di Werner Herzog. Con Norman Kaye, Bruce Spence, Ray Barrett.
Trama:
Una multinazionale vuole intraprendere ricerche petrolifere in una landa desertica australiana. Gli aborigeni si oppongono, sia pure in maniera non violenta. Quella terra è da secoli sacra, per loro. I loro sit-in non fermano i cacciatori di petrolio. Ma i difensori dell'ambiente l'avranno egualmente vinta.

Prossimi appuntamenti:
- Martedì 12 Aprile 2016 => “Trash”
- Martedì 19 Aprile 2016 => “Waste Land”
- Martedì 26 Aprile 2016 => “Il Sale della Terra”

Tutte le proiezioni avranno inizio alle ore 21:30...puntualissime!
Siate puntuali anche voi nel palesarvi.

Circolo Virtuoso Bukó

inizio alle 21:30
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Trash # Waste Land @ Circolo Virtuoso Bukó
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Si avvicina il 17 Aprile e con esso il Referendum abrogativo per non permettere il rinnovo delle concessioni contrattuali a chi già perfora i nostri mari entro le 12 miglia dalla costa.
Non ci pronunceremo in alcun modo perchè i pareri sono tanti e non è giusto influenzare alcuno in uno dei due versi. Tuttavia, va precisato che in un Paese come l'Italia che ricopre solo lo 0,5% della superficie terrestre - una nocciolina praticamente – e che ospita la maggior parte del patrimonio monumentale e culturale mondiale nonché un patrimonio naturale inquantificabile – una nocciolina molto ricca quindi! - le estrazioni petrolifere dovrebbero essere l'ultima priorità...anzi, non dovrebbero proprio esistere!
Detto ciò, al Bukó, nel mese di Aprile, promuoviamo una rassegna cinematografica denominata “Waste Land” un po' per far tornare alla memoria Elliot e la sua Terra Desolata, un po' per far luce su quello che il nostro pianeta sta divenendo per colpa della devastazione che l'uomo esercita su di esso, un po' per far luce su quello che è il sale di questo pianeta e sulle direzioni da prendere per rinsavire.
Pars destruens e pars costruens insieme per sentirci nuovamente ospiti e non ancora padroni di un pianeta che soffre per il nostro parassitare.

- Martedì 12 Aprile 2016 => “Trash” (USA - 2014), un film di Stephen Daldry. Con Rickson Tevez, Eduardo Luis, Gabrielle Weinstein, Martin Sheen, Rooney Mara
Trama: Rafael, Gardo e Gabriel detto Rato hanno 14 anni e vivono nelle favelas brasiliane, campando grazie allo smistamento dei rifiuti. Un giorno Rafael trova nella discarica un portafogli che contiene denaro, una foto con alcuni numeri sul retro, un calendario con l'immagine di San Francesco e una chiave. Subito dopo la polizia locale, per cui i ragazzini non nutrono né fiducia né simpatia, cala sulle favelas alla ricerca del portafoglio. Il gioco si fa duro, ma i nostri piccoli eroi non rinunciano a giocare. Trash è l'adattamento cinematografico del romanzo omonimo per ragazzi scritto da Andy Mulligan, e il film è sceneggiato da Richard Curtis (sì, quello di Quattro matrimoni e un funerale e Love Actually) e diretto da Stephen Daldry (sì, quello di Billy Elliot e The Hours). Ci sono anche una troupe brasiliana e un produttore esecutivo, Fernando Meirelles, utili a certificare la 'credibilità etnica' dell'operazione. Ma a reggere il timone è il talento, e il punto di vista, riconoscibilmente anglosassone di regista e autori, e la produzione britannica Working Title.

Prossimi appuntamenti:
- Martedì 19 Aprile 2016 => “Waste Land”
- Martedì 26 Aprile 2016 => “Il Sale della Terra”


Tutte le proiezioni avranno inizio alle ore 21:30...puntualissime!
Siate puntuali anche voi nel palesarvi.

Circolo Virtuoso Bukó

inizio alle 21:30
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17dom 18lun
FINE PENA - Il futuro oltre le sbarre
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ATS Motus Solot, nell’ambito del progetto Limiti, è lieta di invitare la S.V. alla prima cinematografica del docu-film: “FINE PENA Il futuro oltre le sbarre' .
Il film è tratto dalle storie di quattro giovani detenuti ospiti della Casa Circondariale di Benevento.

“Vito è in attesa della scarcerazione. Erica, in questi anni, non lo ha mai abbandonato e lo sta aspettando. Insieme possono sperare in una vita migliore. Michele deve ancora scontare due dei suoi tredici anni di pena; l’ottenimento dell’articolo 21 sembra un’opportunità sempre più concreta, ma potrebbe rivelarsi l’ennesima illusione...
Antonio, invece, una volta fuori sogna di raggiungere l’America e intanto, nello stretto perimetro della sua cella, ripensa a tutti gli errori commessi. Peppe è già uscito e ha ricominciato da capo, con il teatro, il cinema, la scrittura. Riuscire a vincere sul proprio passato è la sfida più grande che ogni giorno dovrà affrontare.
Quattro storie, altrettanti limiti da superare. Sullo sfondo il Carcere, con i suoi ritmi ripetitivi, interrotti solo dai colloqui con i familiari o dalle attività trattamentali. Proprio una di queste, il laboratorio teatrale, ha unito le storie dei protagonisti e, in qualche modo, ha determinato la crescita e il cambiamento in ognuno di loro. Rieducativo ogni qual volta riesce a ridefinire il rapporto con il proprio io e con il mondo esterno, il teatro, nell’arco di sei mesi li ha fatti sentire vivi, ha interrotto la routine quotidiana, ha profilato la speranza di una vita diversa.
Per Vito, Michele, Antonio e Peppe, oltre quelle sbarre, ora, c’è un futuro ad attenderli”.

TorreVillage Multiplex

inizio alle 20:30
19mar
Waste Land # Waste Land @ Circolo Virtuoso Bukó
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Si avvicina il 17 Aprile e con esso il Referendum abrogativo per non permettere il rinnovo delle concessioni contrattuali a chi già perfora i nostri mari entro le 12 miglia dalla costa.
Non ci pronunceremo in alcun modo perchè i pareri sono tanti e non è giusto influenzare alcuno in uno dei due versi. Tuttavia, va precisato che in un Paese come l'Italia che ricopre solo lo 0,5% della superficie terrestre - una nocciolina praticamente – e che ospita la maggior parte del patrimonio monumentale e culturale mondiale nonché un patrimonio naturale inquantificabile – una nocciolina molto ricca quindi! - le estrazioni petrolifere dovrebbero essere l'ultima priorità...anzi, non dovrebbero proprio esistere!
Detto ciò, al Bukó, nel mese di Aprile, promuoviamo una rassegna cinematografica denominata “Waste Land” un po' per far tornare alla memoria Elliot e la sua Terra Desolata, un po' per far luce su quello che il nostro pianeta sta divenendo per colpa della devastazione che l'uomo esercita su di esso, un po' per far luce su quello che è il sale di questo pianeta e sulle direzioni da prendere per rinsavire.
Pars destruens e pars costruens insieme per sentirci nuovamente ospiti e non ancora padroni di un pianeta che soffre per il nostro parassitare.

- Martedì 19 Aprile 2016 => “Waste Land” (Brasile, Gran Bretagna - 2010), un film di Lucy Walker, Karen Harley, João Jardim. Con Vik Muniz
Trama: Nella periferia di Rio de Janeiro si è andata formando negli anni la più grande discarica del mondo che ogni giorno offre lavoro a migliaia di cosiddetti catadores, 'riciclatori'. Di giorno e di notte, a piccoli gruppi o in solitaria, uomini, donne e ragazzini rifiutati dalla società scalano montagne di rifiuti, frugano tra l'immondizia alla ricerca di materiali riciclabili da poter vendere o barattare per tirare avanti la loro misera vita.
Deciso a realizzare un'opera d'arte con la spazzatura, Vik Muniz torna nel suo paese natale - dopo aver trovato casa e fama a New York - per passare un periodo a Jardim Gramacho, questo centro periferico nello stato di Rio de Janeiro in cui il 50% della popolazione sopravvive di riciclaggio. Una volta conosciute le persone che si dedicano alla raccolta di materiali riciclabili, e colpito dalla loro forza e innocenza, il celebre artista brasiliano lascia che l'idea iniziale si trasformi naturalmente in un progetto 'umanitario'. La regista inglese Lucy Walker si incarica delle riprese che testimoniano la crescita e l'evoluzione di un gruppo di catadores, uomini e donne che hanno potuto creare con le loro proprie mani un'opera d'arte dai rifiuti che loro stessi hanno raccolto.
Ambientato nella terra di nessuno, alla frontiera tra vita e miseria, Waste Land è un documentario che scopre la bellezza nell'immondizia. È qui che a tutte le ore del giorno e della notte vengono scaricate a tonnellate le scorie della società. Da qui nasce l'arte, secondo Vik Muniz. Lo sguardo visionario dell'artista si posa sulla spazzatura e ci vede un volto fiero di una negra che ha lavorato tutta la sua vita e continua a camminare a schiena dritta nonostante le percosse; si posa sui sacchi squarciati, sulla terra e la polvere e ci vede un uomo riverso nella vasca, in un'interpretazione del dipinto 'Morte di Marat' di Jacques-Louis David. I veri protagonisti del film sono loro, i catadores. Personaggi segnati dalla vita, con occhi pieni di miseria e meraviglia, con le loro storie straordinarie, i sogni, le sconfitte, la saggezza ('99 non è lo stesso che 100').
Waste Land è un grande ritratto, visto dall'alto, di un gruppo di sopravvissuti che con l'arte è riuscito a vedere (e andare) al di là della spazzatura.

Prossimi appuntamenti:
- Martedì 26 Aprile 2016 => “Il Sale della Terra”

Tutte le proiezioni avranno inizio alle ore 21:30...puntualissime!
Siate puntuali anche voi nel palesarvi.

Circolo Virtuoso Bukó

inizio alle 21:30
20mer 21gio 22ven
UMORIRE DAL RIDERE - I Contest di Barzellette
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Sicuramente avrete avuto qualche occasione in cui i momenti morti della serata sono stati risollevati da una serie di barzellette. Si lancia la prima, riaffiorano ricordi e memorie di altre barzellette e così via a cavalcare il ritmo della risata.
Sicuramente ci sarà capitato di sentire un amico che debutta dicendo 'Oh, la sapete quella dell'italiano, il francese e l'americano?'
Avrete di certo avuto modo qualche volta di pensare ad un evento, una circostanza che facilmente si poteva poteva essere assimilabile a barzelletta, ad esilarante racconto da mescolare in conversazioni tra amici.

Ebbene...benvenuti al primo contest di barzellette dal vivo di Benevento e dell'intera Italia.

PER PARTECIPARE leggere attentamente il regolamento riportato di seguito e, ENTRO E NON OLTRE IL 18 APRILE 2016, inviare la propria candidatura tramite e-mail (oggetto della mail: 'contest di barzellette') contenente alcune vostre informazioni (nome, cognome, età, città di residenza) e allegare ALMENO UNA BARZELLETTA SCRITTA DI PROPRIO PUGNO al seguente indirizzo e-mail:
andrea.maio@rocketmail.com

Regolamento:
1. L'importante non è vincere, nè partecipare. L'importante è divertirsi e far divertire.
2. Sono ammesse barzellette, freddure, indovinelli e giochi di parole di qualsiasi tipo. Quando si tratta di ridere, non è importante che il contenuto sia 'politically correct'. Spettera poi al pubblico decidere se ridere o meno.
3. Nessuna quota di iscrizione è prevista.
4. I partecipanti devono includere nella gara ALMENO UNA BARZELLETTA SCRITTA DI PROPRIO PUGNO. Per partecipare alla gara, considerate le varie fasi, è necessario avere un repertorio di almeno dieci pezzi.
5. FASI DELLA GARA: se elevato il numero di partecipanti ci sarà una prima fase eliminatoria, poi si passerà ad una 'battle' a coppie ed infine ad una finale tra quattro partecipanti.
6. PUNTEGGIO: verrà scelta una giuria popolare che esprimerà il proprio punteggio con voti da 1 a 10. La giuria non potrà non essere influenzata dalle risate del pubblico intorno così come dai fischi o dagli applausi. L'intervento del pubblico nella votazione sarà richiesto in caso di spareggio: ogni tre mani alzate, verrà attribuito un punto.
7. VINCITORI: verranno premiati i primi tre classificati nella finale e ai primi tre spetteranno dei premi (non in denaro).

Per qualsiasi chiarimento chiamare il seguente numero:
3297914678 (Andrea Maio)

Venerdì 22 Aprile 2016
Start h 21:00

Presso il Circolo Virtuoso Bukó
via Stanislao Bologna 30
Benevento

Circolo Virtuoso Bukó

inizio alle 21:00
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Il Sale della Terra # Waste Land @ Circolo Virtuoso Bukó
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Si avvicina il 17 Aprile e con esso il Referendum abrogativo per non permettere il rinnovo delle concessioni contrattuali a chi già perfora i nostri mari entro le 12 miglia dalla costa.
Non ci pronunceremo in alcun modo perchè i pareri sono tanti e non è giusto influenzare alcuno in uno dei due versi. Tuttavia, va precisato che in un Paese come l'Italia che ricopre solo lo 0,5% della superficie terrestre - una nocciolina praticamente – e che ospita la maggior parte del patrimonio monumentale e culturale mondiale nonché un patrimonio naturale inquantificabile – una nocciolina molto ricca quindi! - le estrazioni petrolifere dovrebbero essere l'ultima priorità...anzi, non dovrebbero proprio esistere!
Detto ciò, al Bukó, nel mese di Aprile, promuoviamo una rassegna cinematografica denominata “Waste Land” un po' per far tornare alla memoria Elliot e la sua Terra Desolata, un po' per far luce su quello che il nostro pianeta sta divenendo per colpa della devastazione che l'uomo esercita su di esso, un po' per far luce su quello che è il sale di questo pianeta e sulle direzioni da prendere per rinsavire.
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- Martedì 26 Aprile 2016 => “Il Sale della Terra” (), un film di Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado.
Trama: Magnificamente ispirato dalla potenza lirica della fotografia di Sebastião Salgado, Il sale della terra è un documentario monumentale, che traccia l'itinerario artistico e umano del fotografo brasiliano. Co-diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, figlio dell'artista, Il sale della terra è un'esperienza estetica esemplare e potente, un'opera sullo splendore del mondo e sull'irragionevolezza umana che rischia di spegnerlo. Alternando la storia personale di Salgado con le riflessioni sul suo mestiere di fotografo, il documentario ha un respiro malickiano, intimo e cosmico insieme, è un oggetto fuori formato, una preghiera che dialoga con la carne, la natura e Dio.
Quella di Salgado è un'epopea fotografica degna del Fitzcarraldo herzoghiano, pronto a muovere le montagne col suo sogno 'lirico'. Viaggiatore irriducibile, Sebastião Salgado ha esplorato ventisei paesi e concentrato il mondo in immagini bianche e nere di una semplicità sublime e una sobrietà brutale. Interrogato dallo sguardo fuori campo di Wenders e accompagnato sul campo dal figlio, l'artista si racconta attraverso i reportages che hanno omaggiato la bellezza del pianeta e gli orrori che hanno oltraggiato quella dell'uomo. Fotografo umanista della miseria e della tribolazione umana, Salgado ha raccontato l'avidità di milioni di ricercatori d'oro brasiliani sprofondati nella più grande miniera a cielo aperto del mondo, ha denunciato i genocidi africani, ha immortalato i pozzi di petrolio incendiati in Medio Oriente, ha testimoniato i mestieri e il mondo industriale dismesso, ha perso la fede per gli uomini davanti ai cadaveri accatastati in Rwanda e 'ricomposti' nella perfezione formale e compositiva del suo lavoro. Un lavoro scritto con la luce e da ammirare in silenzio.
Nato nel 1944 ad Aimorés, nello stato di Minas Gerais, da cui parte ancora adolescente, spetta al figlio Juliano documentarne la persona attraverso foto e home movies, ricordi e compendi affettivi di incontri col padre, sempre altrove a dare vita (e luce) al suo sogno. Un sogno che per potersi incarnare deve confrontarsi appieno col reale. A Wenders concerne invece la riproduzione dei suoi scatti, che ritrovano energia e fiducia nella natura, le sue foreste vergini, le terre fredde, le altezze perenni. Il regista tedesco, straordinario 'ritrattista' di chi ammira (Tokyo-Ga, Buena Vista Social Club, Pina Bausch), converte in cinema le immagini fisse, scorre le visioni e la visione di un uomo dentro un mondo instabile. In una scala di grigi e afflizioni, nei chiaroscuri che impressionano il boccone crudo dell'esistere (l'esodo, la sofferenza e il calvario dei paesi sconvolti dalle guerre e dalle nuove schiavitù), Salgado racconta le storie della parte più nascosta del mondo e della società. Spogliate dalla distrazione del colore, le sue fotografie attestano la conoscenza precisa dei luoghi e la relazione di prossimità che l'artista intrattiene con gli altri, sono un mezzo, prima che un oggetto d'arte, per informare, provocare, emozionare. Foto che arrivano dentro alle cose perché nascono dall'osservazione, dalla testimonianza umana, da un fenomeno naturale.
Esperiti esteticamente l'oggetto artistico e l'intentio artistica di Salgado, Wenders rappresenta col suo cinema la 'forma' dell'idea di cui gli scatti sono portatori. Scatti radicali e icastici che penetrano le foreste tropicali dell'Amazzonia, del Congo, dell'Indonesia e della Nuova Guinea, attraversano i ghiacciai dell'Antartide e i deserti dell'Africa, scalano le montagne dell'America, del Cile e della Siberia. Un viaggio epico quello di Salgado che testimonia l'uomo e la natura, che non smette di percorrere il mondo e ci permette di approcciare fotograficamente le questioni del territorio, la maniera dell'uomo di creare o distruggere, le storie di sopraffazione scritte dall'economia, l'effetto delle nostre azioni sulla natura, intesa sempre come bene comune. Perché dopotutto la domanda che pone la fotografia di Salgado è sempre 'dove'? In quale luogo? E determinare il luogo è comprendere il senso della narrazione dell'altro.

Tutte le proiezioni avranno inizio alle ore 21:30...puntualissime!
Siate puntuali anche voi nel palesarvi.

Circolo Virtuoso Bukó

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