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Bronson # Storie di Ordinaria Vita Vissuta Vol.2 @ Circolo Virtuoso Bukó
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Ci sono i film bellissimi, pieni di effetti speciali, grandi attori, grandi storie e concetti filosofici non trascurabili. Ci sono i film pieni di storie di vita vissuta: a volte, storie di vite abbastanza comuni e speciali per il modo in cui vengono vissute, altre storie invece riguardano certe persone, certi episodi che difficilmente si replicheranno.
Se pensate di avere una vita interessante, vi invitiamo alla rassegna “Storie di Ordinaria Vita Vissuta Vol.2” in cui si darà spazio a tre storie vere che il cinema ha saputo elogiare o, in qualche modo, rappresentare.

- Martedì 7 Febbraio 2017 => “Bronson”, un film di Nicolas Winding Refn. Con Tom Hardy, Kelly Adams, Katy Barker, Edward Bennett-Coles, June Bladon.

Trama:
Ostinatamente devoto alla violenza, Michael Peterson - in arte Charles Bronson - non riesce a tenere sotto controllo il suo egocentrismo. E così, dopo un'infanzia trascorsa tra le mura di una casa piena d'amore, il ragazzo cresce collezionando bravate di poco conto. Una volta diventato grande, muscoloso e forzuto, dopo l'ennesima prepotenza, viene rinchiuso per sette anni in carcere. Nella cella, tra una scazzottata al secondino e un morso ai colleghi più miserevoli, diventa il prigioniero più famoso d'Inghilterra: un carcerato eccentrico e sbiecamente intelligente che non ha mai ucciso nessuno ma vive da trent'anni in totale isolamento.
La regia di Nicolas Winding Refn scompone la vita di Bronson in quadri artefatti, esteticamente ineccepibili. Ogni dettaglio della scenografia si lega con cura maniacale ai movimenti degli attori, così come la scelta dei colori segue scrupolosamente i dettami di un perfetto equilibrio cromatico. L'impatto visivo è notevole, soprattutto nelle scene in cui Tom Hardy - sovraccaricato di massa muscolare e pazzia - dimostra tutta la potenza del suo narcisismo deviato. Ben oltre misura e discrezione, il film si divide in tre parti ambientate in tre luoghi diversi: il palcoscenico di un teatro, il mondo esterno e la cella d'isolamento. Attraverso gli spostamenti tra questi spazi dell'anima, l'uomo si trasforma fino a divenire un prodotto, da deridere o denigrare, ma con il quale è bene scontrarsi.
Incorruttibile (la sua morale non prevede l'omicidio, punizione che ritiene giusta solo per i pedofili) e arguto artista della violenza, il personaggio che esce dal racconto di Refn è, più che un criminale, un anarchico pubblicitario che riesce a vendere se stesso come 'brand', meglio di qualsiasi rappresentante in giacca e cravatta. Mettendolo su un palcoscenico a parlare di sé, il regista sceglie di porre l'attenzione sull'aspetto più intellettuale di Bronson, perché l'uomo che si nasconde dietro a sputi e pugni è molto più interessante. Scrittore, pittore, esteta, pur di diventare famoso, avrebbe sacrificato ogni cosa ma mai per il solo gusto di fare del male agli altri.

Prossimi appuntamenti:
- Martedì 14 Febbraio 2017 => “The Walk”
- Martedì 21 Febbraio 2017 => “Dallas Buyers Club”

Le proiezioni avranno tutte inizio alle ore 21:30…puntualissime!
Siate anche voi puntuali nel palesarvi!

Circolo Virtuoso Bukó

inizio alle 21:30
8mer 9gio
Fabio Orsi - PhotoBook/Vinyl/Live Set
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Circolo ARCI - 'Gli Amici del Bibliofilo' - ore 21.00 - 23.30
PRESENTAZIONE del libro fotografico 'IL RICORDO IMPROVVISO DELL'ASSOLUTO STUPORE', con MOSTRA FOTOGRAFICA, INSTALLAZIONE e LIVE-set di FABIO ORSI (elettronica sperimentale).

Sarà presentato il primo libro fotografico di Fabio Orsi ('IL RICORDO IMPROVVISO DELL'ASSOLUTO STUPORE', Edizioni Backwards), con prefazione di Larry C. Price (due volte vincitore del premio Pulitzer per la fotografia/foto-giornalismo), e di Roberto Opalio dei My Cat Is An Alien.
Il libro sarà anche disponibile in un'edizione BOX con allegato un vinile picture disc.
Sarà allestito un punto di ascolto del vinile prima del Live-set.

Fabio Orsi è di origini partenopee, è cresciuto a Taranto e vive a Berlino da molti anni.
Nel giro di pochi anni è diventato uno dei punti di riferimento della scena musicale sperimentale nazionale ed internazionale. Era il 2005 quando l’esordio su vinile “Osci”, rilasciato per la SmallVoices, conquistò critica e pubblico. In seguito l’artista ha continuato un’intensa attività produttiva pubblicando diversi lavori con alcune fra le più importanti etichette discografiche del circuito, affiancando una lunga lista di performance dal vivo in Europa, America e Giappone.
E’ indubbio che il talento di Fabio è ormai una realtà più che consolidata, il sound intimista e astratto, uno dei pochi a trovare il giusto compromesso tra sperimentazione e melodia, spazia tra drone ambientali, strumenti acustici magistralmente suonati e field recordings. Nelle sue composizioni i linguaggi della tradizione popolare incontrano l’avanguardia, creando un mix originale e affascinante

Il Bibliofilo

21:00 - 23:30
10ven 11sab
12dom
Presentazione di "Che lingua parla il comics?" di e con Sergio Mario Ottaiano
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Presentazione del libro “Che lingua parla il comics?”
di e con Sergio Mario Ottaiano

Il Circolo Virtuoso Bukó, vi invita a vivere una Domenica carica di emozioni, con la presentazione del saggio critico 'Che lingua parla il comics?' il secondo libro pubblicato dal giovane scrittore Sergio Mario Ottaiano, ed edito ralla casa editrice Rudis Edizioni.


Entrata gratuita, e aperitivo disponibile per tutti i presenti.


'Che lingua parla il comics?', è un lavoro dedicato alla 'nona arte' in italia, il mondo del fumetto, che negli ultimi anni ha visto un incremento notevole dell'interesse nei suoi confronti da parte del pubblico. Oggi, il fumetto, e con esso il graphic novel, occupano un posto significativo tra i mezzi di comunicazione di massa, veicolando valori e ideologie attraverso l'unione di due linguaggi, quello grafico e quello testuale sfruttando tutta la potenza del mezzo stampa e web al fine di raggiungere un ampio numero di lettori, influenzandone il patrimonio e il pensiero culturale.
Questo lavoro vuole mettere in risalto le peculiari caratteristiche e le differenze tra il linguaggio scritto utilizzato dal fumetto classico e quello del graphic novel, ponendo l'attenzione sui procedimenti, le trasformazioni e gli autori che hanno contribuito all'evoluzione del testo, protagonista di balloons e didascalie. Da Yellow Kid, a Topolino, da Andrea Pazienza a Zerocalcare, attraverso lo studio di testi critici specializzati, fumetti italiani e romanzi grafici, sono stati presi in considerazione gli aspetti grammaticali, linguistici, sintattici, morfosintattici, lessicali e inerenti l'interpunzione che caratterizzano le forme narrative in questione.
La ricerca intende dare un primo ordinamento ad una materia ancora poco trattata, dando la possibilità ai lettori, alla ricerca di un approfondimento accademico leggero ma convincente, di comprendere le caratteristiche e le dinamiche linguistiche che compongono il comics e le sue evoluzioni.


Chi è Sergio Mario Ottaiano?
Nato ad Avellino il 24/02/1993 e residente a Marigliano (NA), Sergio Mario Ottaiano è Laureato in Lettere Moderne alla Facoltà di Lettere e Filosofia Federico II di Napoli.
Bassista, scout, autore di canzoni, scrittore, articolista. Il suo interesse per la letteratura nasce in età adolescenziale con la lettura di “Capitani Coraggiosi” di R. Kipling, da allora non ha mai smesso di coltivare la sua passione per la scrittura e le lettere.
Ha partecipato a numerosi concorsi scolastici di poesia svolti all’interno del suo istituto superiore Liceo Scientifico C. Colombo. Ha partecipato al concorso di poesia “Il Federiciano” Edizione 2012 ricevendo la pubblicazione della poesia dal titolo “Resistere” in una raccolta pubblicata da Aletti Editore.
Nel Dicembre 2013 firma il suo primo contratto con l’editore “Genesi” di Torino riguardante il primo romanzo “Un’Ucronìa” Il libro viene pubblicato il giorno 1/4/2014 e un anno dopo, l’11/4/2015 viene premiato dalla giuria della IV edizione del premio nazionale “Nero su Bianco, premio letterario Mino De Blasio” con il premio della Critica per il romanzo “Un’Ucronìa”; il 2/12/15 il libro riceve una menzione speciale fuori concorso al “Premio Pulcinella città di Acerra”; il 4/9/2016 riceve il Premio speciale opera prima “Un’Ucronìa” per la XVIII edizione del premio R. Micheloni – città di Aulla.
Il 15 Ottobre 2014 è tra i selezionati del premio “Scrivendo Racconto” e riceve la pubblicazione del suo racconto “La Prima volta” edito da Historica Edizioni.
Il 9 Aprile 2015 è tra i selezionati del premio “I racconti di cultora” e riceve la pubblicazione del suo racconto “La ragazza che voleva essere una nuvola” edito da Historica Edizioni.
Il 22 Gennaio 2017 conquista il primo posto per la sezione narrativa del Premio Maschera di Pulcinella – Città di Acerra – Terza edizione, indetto dall’associazione Linguaggi Convergenti, con il racconto “Piuma Di Corvo”.
Il 23 Gennaio 2017 pubblica il suo secondo volume dal titolo “Che lingua parla il comics?” edito da Rudis Edizioni.
Lavora come Copywriter, Digital PR, Social Media Manager e Ufficio Stampa per lo studio SEMA, Marigliano Napoli.
È segretario dell’Associazione culturale Terre di Campania con sede in Marigliano (NA) e Casalbore (AV); è volontario presso il Museo dei Castelli con sede a Casalbore (AV)
È Editore e proprietario del magazine on-line Terre di Campania.
Collabora con il portale culturale online “Cultora” per la sezione Musica e per la sezione Letteratura.
Collabora con il portale di fumetto e Graphic Novel “Fumettologica” come recensore.
Collabora con il portale musicale online “MusicCoasToCoast” come reporter, recensore e responsabile sezione interviste.
Scrive articoli per il blog del Be-Quiet La notte dei cantautori.


La pagina FB: https://www.facebook.com/Keepthehope
Il sito: https://sergioottaiano.wordpress.com/


Relatore:
Carlo Oropallo

Domenica 12 Febbraio 2017
Start h 19:00

Presso il Circolo Virtuoso Bukó
Via Stanislao Bologna 30
Benevento

Circolo Virtuoso Bukó

inizio alle 20:00
13lun 14mar
The Walk # Storie di Ordinaria Vita Vissuta Vol.2 @ Circolo Virtuoso Bukó
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Ci sono i film bellissimi, pieni di effetti speciali, grandi attori, grandi storie e concetti filosofici non trascurabili. Ci sono i film pieni di storie di vita vissuta: a volte, storie di vite abbastanza comuni e speciali per il modo in cui vengono vissute, altre storie invece riguardano certe persone, certi episodi che difficilmente si replicheranno.
Se pensate di avere una vita interessante, vi invitiamo alla rassegna “Storie di Ordinaria Vita Vissuta Vol.2” in cui si darà spazio a tre storie vere che il cinema ha saputo elogiare o, in qualche modo, rappresentare.

- Martedì 14 Febbraio 2017 => “The Walk” un film di Robert Zemeckis. Con Joseph Gordon-Levitt, Ben Kingsley, Patrick Baby, Marie Turgeon, Soleyman Pierini.

Trama:
Il 7 Agosto del 1974 il funambolo francese Philippe Petit realizza il suo sogno, qualcosa di impossibile, qualcosa che nessuno farà mai più. Per quasi un'ora cammina avanti e indietro su un cavo teso tra le torri gemelle di New York, a più di 400 metri d'altezza, senza alcuna protezione. Lo guardano la sua donna, gli amici che lo hanno aiutato, la polizia che aspetta di arrestarlo, la città e poi il mondo. Lo guardano le nuvole. Philippe Petit cambia il modo in cui New York guarda ai suoi nuovi simboli negli anni '70, li ammanta della magia dell'arte e dell'incredibile, realizza il sogno nella terra dei sogni. Poi, nel 2001, un incubo riscriverà quello sguardo e quello spazio, con un altro, definitivo, 'per sempre'.
Ci sono due torri, due paesi e due anime nel film di Zemeckis. C'è la Parigi della prima parte, che pare uscita da un musical di Stanley Donen apparso fuori tempo massimo, dove i protagonisti della storia più che arrampicarsi sul filo si arrampicano sugli specchi per giustificare il loro utilizzo dell'inglese, dove la finzione scolora la realtà nonostante costumi e fotografia s'ingegnino per fare l'opposto, dove accade esattamente ciò che non dovrebbe accadere sulla corda, e cioè che si finge, e questo - Philippe l'ha appreso dal suo mentore Papa Rudy - questo il pubblico lo sente.
Poi le cose cambiano, attraversato l'oceano la prospettiva si ribalta: qui Zemeckis fa sul serio e anche questo il pubblico lo sente. Il 'colpo' di Petit diventa il colpo del regista; la posta in gioco è ambiziosa e la tecnica è tutto. Scollati dal suolo, a partire dalla notte sul tetto, il sogno del funambolo francese e il cinema dell'americano s'incontrano, sono fatti della stessa materia, comandano la temporalità con le loro leggi particolari, rubano il respiro, gelano le mani per l'emozione e per la temperatura dell'aria del cielo all'alba.
Se nell'intro del film, Petit/Gordon Levitt rifiutava di trovare un perché alla sua impresa, facendosi bastare il richiamo della bellezza e dello spettacolo, in coda, al contrario, Zemeckis sembra giustificare la sua scelta di girare The Walk col desiderio di partire da una storia vera per parlare di un'altra storia vera, fatta anch'essa di ansia e di vertigine, ma di segno opposto: una storia in cui l'equilibrio del mondo va in pezzi e i corpi precipitano anziché danzare sospesi. Quello rivolto all'undici settembre è un pensiero fin troppo evidente, per quanto reso silenziosamente, ma anche inevitabile. 'La nostra civiltà - scriveva, all'indomani della tragedia, Paolo Lagazzi - è un sogno sospeso a un filo sottile'.

Prossimi appuntamenti:
- Martedì 21 Febbraio 2017 => “Dallas Buyers Club”


Le proiezioni avranno tutte inizio alle ore 21:30…puntualissime!
Siate anche voi puntuali nel palesarvi!

Circolo Virtuoso Bukó

inizio alle 21:30
15mer 16gio 17ven
MOTHER ISLAND
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I Mother Island sfornano un album che è un vero e proprio trip lisergico anni Sessanta.

Il loro sound è stato descritto come “il caldo torrido della psichedelia westcoastiana filtrato da una lisergica nebbia britannica”; nel progetto finiscono infatti le primordiali influenze di ogni membro, sintetizzate attraverso una personale reinterpretazione del rock visionario degli anni ’60.

Mother Island è un luogo surreale, bizzarro e lunatico dove sei musicisti fanno riemergere le loro primordiali influenze. Mother Island è 'Un Teatro Magico, Solo Per Pazzi'. Mother Island sta tutto negli occhi di chi guarda.

La band vicentina, che l'anno scorso si era distinta grazie all'ottimo esordio con Cosmic Pyre, anche questo uscito per Go Down Records, torna con un disco registrato da Matt Bordin (Squadra
Omega /The Mojomatics) che segna una svolta nel percorso psichedelico del gruppo

Un album che alterna ballate molto sostenute, in cui la voce graffi a e trasporta le chitarre che potrebbero essere state registrate da band come Allah Las o Growlers, a momenti più cupi e psichedelici, come la catartica e liberatoria La Danse Macabre.

Si definiscono malinconici i Mother Island e la loro musica ne esalta gli stati d'animo come la luna piena che si specchia sull'acqua: ecco spiegato il titolo dell'album, frutto di una notte dissoluta passata a vagare in barca tra i canali dopo un concerto a Venezia. Un flusso di coscienza che trasuda esperienze lisergiche e viaggi interiori, in cui la voce di Anita Formilan esorcizza demoni e spettri di un immaginario
nero à la Velvet Underground.
Il suono che ne esce però è caldo e avvolgente, ammiccante e sensuale, grazie anche al lavoro di produzione di Matt Bordin, che si è avvalso unicamente di strumenti analogici e di un registratore Studer a 24 piste.

Combo project vicentina che unisce membri di The Secret (Southern Lord Recordings, US), Whales and Aurora (Slowburn Records, RU - Red Sound Records, IT), Oslow , CSCH (Ammonia Records, IT), Godless Crusade (Thirty Days of Night Records, UK) e Vertical (Dischi Sotterranei, IT).

Morgana Music Club

inizio alle 22:00
18sab
GOMMA
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Stanno attirando l'atenzione di tutto il panorama musicale indipendente i giovanissimi GOMMA.
L'idea, nata nei primi mesi del 2016, da Matteo, Paolo, Giovanni e Ilaria.
Vengono dalla provincia di Caserta, 'quella da cui sarebbe meglio fuggire, che però è anche il filo conduttore che li ha fatti incontrare.
Come la gomma, hanno vari modi d'uso.
Quello che suonano è il loro foglio illustrativo.'

Toska è l'album d'esordio dei GOMMA in uscita in CD e digitale il 16 gennaio 2017 per V4V-Records in collaborazione con Controcanti.
'Tosca' o “Тоска” è un album in tre atti. Tre momenti diversi, tre ambienti diversi, tre penne diverse dietro ogni canzone. Bisognerebbe smetterla di fare canzone che parlino di politica e cominciare a scrivere canzoni in modo politico. E politica sono i rapporti con coloro che ci circondano.
Quello che ci attrae di più dello scrivere canzoni è che colma i vuoti tra le persone. Il prologo e l’epilogo dell’album narrano di Alice, del fatto che - nessuno si uccide, che la morte è destino e non si può che augurarsela; un piccolo omaggio a Cesare Pavese, Yorgos Lanthimos e Paolo Marasca.
Il resto dell'album parla un po' di noi, un po' di tutti.
Toska (russo).
Sensazione di grande angoscia spirituale, spesso senza una causa specifica;
nostalgia di qualcosa, senza sapere bene di cosa;
vaga inquietudine e irrequietezza; agonia mentale;
tedioso male dell'anima.

L'apertura della serata è affidata a wiene ,
progetto che nasce nell’ottobre del 2016 dall’Idea di Mirko Di Fonso (Fons) già chitarra e voce della band indie I Botanici.
“Quando l'amore va oltre l'amore stesso, diventa espressionismo.”
Da questa idea nasce il progetto ispirato a R. Wiene padre del cinema espressionista.
Testi disperati, urla strazianti, frasi ripetute all'infinito, melodie emocore che si fondono alla sperimentazione dell'elettronica e all'indie inteso come genere.
Wiene in lingua germanica - 'erano'

Morgana Music Club

inizio alle 22:00
19dom 20lun 21mar
Dallas Buyers Club # Storie di Ordinaria Vita Vissuta Vol.2 @ Circolo Virtuoso Bukó
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Ci sono i film bellissimi, pieni di effetti speciali, grandi attori, grandi storie e concetti filosofici non trascurabili. Ci sono i film pieni di storie di vita vissuta: a volte, storie di vite abbastanza comuni e speciali per il modo in cui vengono vissute, altre storie invece riguardano certe persone, certi episodi che difficilmente si replicheranno.
Se pensate di avere una vita interessante, vi invitiamo alla rassegna “Storie di Ordinaria Vita Vissuta Vol.2” in cui si darà spazio a tre storie vere che il cinema ha saputo elogiare o, in qualche modo, rappresentare.

- Martedì 21 Febbraio 2017 => “Dallas Buyers Club”, un film di Jean-Marc Vallée. Con Matthew McConaughey, Jared Leto, Jennifer Garner, Denis O'Hare, Steve Zahn.

Trama:
Ron Woodroof vive come se non ci fosse un domani, non credendo alla medicina ma professando solo la religione della droga e dell'alcol. La scoperta di non avere realmente un domani a causa della contrazione del virus HIV apre un calvario di medicinali poco testati e molto inefficaci, fino all'estrema soluzione di sconfinare in Messico alla ricerca di cure alternative. Lì verrà a conoscenza dell'esistenza di farmaci e cure più efficaci, ma non approvate negli Stati Uniti, che deciderà di cominciare ad importare e vendere a tutti coloro i quali ne abbiano bisogno, iniziando un braccio di ferro legale con il proprio paese.
Nel percorso attraverso le fiamme costituito da un male lento e letale come quello portato dal virus HIV esiste un che di religioso. I più bigotti hanno individuato nella malattia a cui il virus porta (che essendo venerea si trasmette anche attraverso il sesso e che ha colpito molto gli omosessuali) una punizione divina per atteggiamenti contrari alla morale promulgata dalla Bibbia, Jean-Marc Vallée invece usa l'abisso dell'aspettativa di morte a causa dell'HIV per raccontare un percorso di santità.
Ron Woodroof come i grandi santi dell'antico testamento parte dalla posizione più deprecabile, preda di tutti i principali vizi e colmo d'odio verso chiunque non sia come lui, ma la prossimità alla morte lo costringerà a rivedere la propria intolleranza e ad aprirsi a un commercio e una benevolenza verso il prossimo che sono la caratteristica portante della santità.


Le proiezioni avranno tutte inizio alle ore 21:30…puntualissime!
Siate anche voi puntuali nel palesarvi!

Circolo Virtuoso Bukó

inizio alle 21:30
22mer 23gio 24ven 25sab
26dom
Slam Poetry Contest - Carnival Edition @ Circolo Virtuoso Bukó
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IV edizione del Contest di Poesia Slam 'Sputa Il Rospo” e nuova opportunità per autori, scrittori, poeti improvvisati e consumati, di mettersi in gioco nella terra delle streghe…nei meandri del Bukó.

Il primo dei tre incontri di questa IV edizione di “Sputa Il Rospo” si terrà a Benevento presso il Circolo Virtuoso Bukó il giorno 26 Febbraio 2017, dalle ore 21:00 in poi.

Questo appuntamento beneventano di poesia sarà inoltre un’ottima opportunità per chi poi pensa di volersi spostare fuori dalla provincia con i propri pezzi d’arte. Di fatti, i primi tre classificati a questa edizione beneventana andranno a gareggiare nella finale regionale di Poesia Slam della LIPS (Lega Italiana Poesia Slam).

Per partecipare leggere attentamente il regolamento di seguito riportato e contattare
Francesca Tiresia Mazzoni
francesca.cass.mazzoni@hotmail.com
3297236670
o Andrea Maio
andrea.maio@rocketmail.com
3297914678

Le iscrizioni al Contest dovranno pervenire entro e non oltre il 20 Febbraio 2017.
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Regolamento

I Partecipanti:
– Ogni poeta deve presentare testi scritti di proprio pugno;
– I poeti devono partecipare con tre testi e disporne di altri due in caso di spareggio;
– Non è ammesso l’impiego di: basi musicali preregistrate, strumenti musicali, costumi o oggetti di scena;
– I testi possono trattare qualsiasi soggetto e comporsi in qualsiasi stile.
– Ogni testo può essere detto una sola volta durante lo Slam;
– I poeti possono avere qualsiasi età e provenire da qualsiasi Paese, con testi composti direttamente in lingua italiana o in dialetto italiano o in idiomi parlati in Italia. Sono ammesse poesie sonore.

La Giuria:
– La giuria sarà rigorosamente popolare, scelta casualmente tra il pubblico presente prima dell’inizio del contest secondo criteri di rappresentanza al fine di conferire equilibrio alla stessa (età, sesso, estrazione sociale…);
– È incompatibile con lo spirito dello Slam qualsiasi giuria “tecnica” di addetti ai lavori;
– La giuria è tenuta a considerare e condensare nel suo voto sia la qualità del testo che gli aspetti performativi di messa in voce del testo;
– Il voto della giuria è insindacabile;
– Alla fine di ogni singola performance, i giurati potranno esprimere il proprio voto da un minimo di 1 ad un massimo di 10 punti;
– Riscontrando irregolarità da parte della giuria, quest’ultima potrà essere sostituita alla fine della manche in corso.

Il Pubblico:
– La giuria di gara verrà scelta casualmente all’interno del pubblico presente;
– Durante la dizione del testo, il pubblico – come ogni suo componente – a meno che non sia richiesta una partecipazione attiva da parte del poeta in gara, non può essere volontariamente fonte di disturbo;
– Spetterà al pubblico attribuire un punteggio extra al singolo testo presentato in gara per alzata di mano: ogni tre mani alzate si attribuirà 1 punto bonus al punteggio precedentemente attribuito dalla giuria.
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L’EmCee (maestro di cerimonia) guida il contest nelle varie fasi e comunica al pubblico i voti della giuria solo quando tutti i giurati hanno votato e alzato le lavagnette o i fogli di voto a loro disposizione.
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Gestione della Gara

La gara sarà strutturata in tre fasi:
– eliminatorie;
– semi-finali;
– finale.
Nell’eventualità si verifichino uno o più spareggi i concorrenti devono avere testi di riserva. Il voto che decreta il vincitore dello spareggio verrà assegnato dal pubblico per alzata di mano: 1 mano = 1 voto (solo nello spareggio).
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Punteggio

– I punteggi a disposizione della giuria popolare sono: da 1 a 10;
– Il pubblico potrà votare per alzata di mano e per ogni 3 mani verrà attributito 1 punto bonus;
– I punteggi acquisti saranno azzerati alla fine di ogni manche;
– A parte le eliminatorie, nelle semi-finali e in finale i tre punteggi più alti si aggiudicheranno il podio.
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Limiti di tempo

– Ogni testo presentato dovrà avere una durata non superiore ai 3 minuti in cui il concorrente potrà dire uno o più testi;
– Allo scadere dei 3 minuti saranno concessi 10 secondi di tolleranza;
– Allo scadere dei 10 secondi di tolleranza, scatterà una penalità di 1 punto ogni 10 secondi in più sulla durata totale (esempi: entro 3:10 => no penalità; 3:12 => 1 punto di penalità; 3:46 => 4 punti di penalità);
– Il tempo dei 3 minuti sarà calcolato dal momento in cui il poeta inizia a dire il testo;
– Al poeta è chiesto di non dilungarsi nell’introduzione alla poesia;
– Dopo quattro minuti dall’inizio della declamazione l’EmCee, se lo ritiene opportuno, può interrompere il poeta anche se non ha ultimato il testo.
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Premi

– Nello spirito dello Slam Poetry, alla fine di ciascuna manche, a ciascun partecipante, verrà offerto un bicchiere di vino della casa per rinfrancare lo spirito e rinvigorire la vena poetica;
– I primi tre classificati saranno selezionati per la finale regionale di Poesia Slam della LIPS (Lega Italiana Poesia Slam).


Dove e quando si terrà il Contest?

Il giorno 26 Febbraio 2017, a partire dalle ore 21:00, a Benevento
presso il Circolo Virtuoso Bukó.
Via Stanislao Bologna

Per info e contatti:
Francesca Tiresia Mazzoni (francesca.cass.mazzoni@hotmail.com)
Andrea Maio (andrea.maio@rocketmail.com )
Vittorio V Zollo (Vitzollo@hotmail.it)

Circolo Virtuoso Bukó

inizio alle 21:00
27lun 28mar 0 0 0 0

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